sprazzo
Solo in Pg XXIII 68, dove l'acqua che cade de l'alta roccia si ‛ spande ' per le foglie suso del primo albero incontrato da D. nella cornice dei golosi (XXII 130-138), facendo uno sprazzo / che si distende su per sua verdura. Secondo il Lombardi, s. è adoperato " molto dagli antichi al significato... di ‛ spruzzo ' ", e corrisponde (Tommaseo) al virgiliano " aspergine ".
Per quanto riguarda la rima, si può osservare che questa è abbastanza rara nella Commedia, ricorrendo solo, oltre che in questo luogo (: spazzo: sollazzo), in If XXI 119-123 (Cagnazzo: Draghinazzo: pazzo), e in XII 137-139 (Rinier Pazzo: guazzo).