spontaneo
L'aggettivo è usato in tre luoghi successivi di Cv I VII 2, 6 e 7, ed è sempre riferito al sostantivo obedienza.
Secondo D. la vera obbedienza conviene... essere... comandata interamente, e non spontanea (§ 2); ossia nell'ubbidire non si deve fare qualcosa che già si aveva in mente di fare, o del tutto o in parte, bensì si deve eseguire un comando; insomma la spontaneità e l'obbedienza sono due termini in contraddizione.