splenectomia
Asportazione chirurgica della milza. Viene praticata per gravi traumi, nella porpora, nella trombocitopenia idiopatica, in alcune anemie emolitiche, nell’ipersplenismo non modificabile con terapia medica. L’evento più frequente che induce ad una s. d’urgenza è l’ematoma splenico sottocapsulare, causato da un trauma all’ipocondrio sinistro, in corrispondenza delle ultime costole, sotto le quali è alloggiata la milza. L’entità del trauma è talvolta lieve, l’ematoma si forma anche lentamente in qualche giorno, e il dolore da distensione capsulare è spesso riferito al trauma costale, così che la diagnosi può essere ritardata; per tale motivo è la regola eseguire un’ecografia accurata dell’ipocondrio sinistro in tutti i traumatizzati toracici e addominali. L’asportazione della milza può avere varie conseguenze: aumento delle piastrine nel sangue, con conseguente ipercoagulabilità; aumento del rischio di infezioni (in partic., quelle da pneumococco); alterazioni morfologiche dei globuli rossi. La profilassi da complicanze dopo s. si attua con vaccini antibatterici e, in caso di piastrinosi importante, con profilassi antitromboembolica.