SPLANCNOPTOSI (dal greco σπλάγχνον "viscere", e πτῶσις "caduta")
Significa in medicina l'abbassamento dei visceri addominali, che il più delle volte si verifica nei casi di rilasciamento delle pareti dell'addome in seguito a forte dimagramento, gravidanze, vuotamento di liquido ascitico, ecc. In ordine di frequenza si trovano spostati i seguenti visceri: reni, stomaco, intestino, fegato, milza. Per l'enteroptosi, la gastroptosi e la nefroptosi, v. le voci relative. A seconda del grado dello spostamento e della molteplicità degli organi abbassati variano i disturbi, i quali però spesso riposano anche su una base neurotica. Infatti spostamenti di grado anche notevole non provocano in alcuni individui alcuna molestia, mentre in altri sono causa di dispepsia, iperacidità, stitichezza, sensazioni dolorose varie a carico dell'addome, cefalea, ipocondria, deperimento. Bisogna anche osservare che ptosi viscerali si possono verificare anche senza che coesista un rilasciamento della parete addominale. Ciò si verifica in individui dall'abito astenico descritto da B. Stiller, il quale riscontrò in essi il segno della Xª costa fluttuante cioè libera alla sua estremità anteriore, segno che egli interpretò come uno stigma atonicum, neurasthenicum et dyspepticum. Tali individui presentano non raramente disturbi neurotici riferibili al sistema nervoso vegetativo (simpaticotonismo, vagotonismo).
Il trattamento della splancnoptosi consiste nell'applicare una adatta ventriera elastica o meglio un cinto di Glénard, associando il riposo e una cura ricostituente e ingrassante; proibito è l'uso di busti stretti.