SPINACIO (lat. scient. Spinacia oleracea L.; fr. épinard; sp. espinaca; ted. Spinat; ingl. spinage)
Pianta dicotiledone della famiglia Chenopodiacee, originaria del Caucaso, della Persia e dell'Afghānistān, sorta in coltura e quasi certamente derivata dalla specie spontanea Sp. tetrandra Stev., che ne differisce solo pei perigonî fruttiferi saldati fra di loro.
È annua, con le foglie basali riunite in un ciuffo, più o meno lungamente picciolate, glabre, grassette con lamina triangolare saettiforme, intera o pennatifido-roncinata o inciso-angolosa; le superiori sono triangolari oblunghe. Il fusto è ramoso eretto, alto 3-8 dm e porta fiori dioici verdastri: quelli staminiferi in spighe terminali interrotte, i pistilliferi in glomeruli ascellari, con i perigonî fruttiferi liberi fra loro.
Vi sono due tipi di forme: uno caratterizzato dal frutto ravvolto dal perigonio munito di 2-4 cornetti spinescenti, lunghi 4-6 mm., chiamato anche Sp. spinosa Moench.; l'altro invece col perigonio fruttifero inerme e quindi col frutto tondeggiante, detto Sp. inermis Moench. I fiori staminiferi hanno il perigonio 4-5 partito con 4-5 stami, i pistilliferi lo hanno 2-4 dentato. Il seme è verticale, turgido con guscio membranaceo.
Coltivazione e varietà. - Lo spinacio è pianta a sviluppo rapidissimo; si semina sul posto in terreno da orto ben sciolto, in righe distanti 25-30 cm., e per avere prodotto continuo si rinnova la semina ogni 15 giorni specialmente in primavera e in estate; le semine autunnali dànno prodotto in primavera. Bisogna inaffiare con abbondanza e frequentemente e concimare con stallatico o con concimi minerali. Lo spinacio è largamente coltivato presso i grandi centri abitati, perché rappresenta una ottima verdura di largo consumo, ricca di vitamine e di sali di ferro.
Le migliori varietà sono quelle che derivano dal tipo inermis a frutto (comunemente, ma impropriamente, chiamato seme) rotondo; fra queste si possono ricordare: spinacio delle Fiandre, largamente produttivo; spinacio mostruoso di Viroflay, con foglie di dimensioni quasi gigantesche, ma che deve essere molto concimato; spinacio di Brunate, che rappresenta per precocità e per gusto una delle migliori varietà; spinacio pigro di Châtillon, ottimo per semine primaverili-estive perché lento a spigare, cioè a sviluppare l'infiorescenza, e numerose altre di cui sono ricchi i cataloghi orticoli.
Col nome di spinacio increspato o fragifero si coltiva e si consuma il Blitum virgatum L., anch'esso della famiglia Chenopodiacee.