Teologo cattolico (castello di Canstein, Vestfalia, 1764 - Colonia 1835); prete (1799) decano della cattedrale di Münster, accettò l'interferenza prussiana nella sede vescovile degli Asburgo. Dopo il passaggio del territorio di Münster alla Francia, ebbe da Napoleone la nomina a vescovo, che non fu ratificata dal papa. Caduto Napoleone, diventò l'uomo di fiducia per le questioni religiose del cancelliere K. A. di Hardenberg. Fu sostenitore della chiesa nazionale tedesca e (1817) fece parte del Consiglio di stato prussiano. Arcivescovo di Colonia (1824), rafforzò l'organizzazione cattolica, pur conservando, in materia teologica, una predominante tendenza illuministica; le sue inclinazioni episcopaliste mirarono inoltre a eliminare le ingerenze dirette della Santa Sede nel governo della sua diocesi. Stipulò (1834) una convenzione segreta col governo prussiano, all'insaputa del papa, con la quale si consideravano validi per la Chiesa cattolica i matrimonî misti fra due persone di confessione religiosa differente, anche senza l'impegno all'educazione cattolica dei figli.