spiegazione In epistemologia, lo scopo distintivo della scienza o comunque uno degli obiettivi fondamentali dell’impresa scientifica. Uno dei meriti indiscutibili del positivismo logico è l’aver elaborato una teoria della s., dovuta essenzialmente a C.G. Hempel (ma rinvenibile anche in K.R. Popper e risalente, nelle linee generali, a J.S. Mill), che è tanto unificante quanto rigorosa: unificante in quanto aspira a fornire un modello unico per i vari tipi di s., rigorosa in quanto formulabile nel linguaggio della logica matematica. Secondo la teoria di Hempel, a volte designata come «modello della legge di copertura» (covering law model), una s. è una risposta a una domanda iniziante con la parola ‘perché’. L’enunciato di cui si chiede s. è detto explanandum, mentre l’insieme degli enunciati che lo spiegano è detto explanans. Nel caso paradigmatico delle s. dette nomologico-deduttive, l’explanandum E è un enunciato che descrive un evento singolo, mentre l’explanans è costituito da leggi empiriche L1, L2, ..., Lk e da enunciati di condizioni iniziali C1, C2, ..., Cr tali che dalla loro congiunzione segua deduttivamente l’enunciato-explanandum E (in base a questo modello, spiegare perché una certa sbarra si è fusa significa così indicare certe condizioni iniziali, per es., che la sbarra era di metallo, che era stata riscaldata ecc., da cui, in base alla legge naturale che tutti i metalli fondono a una certa temperatura, viene dedotto l’enunciato che descrive il fatto da spiegare).
Qualora le leggi che intervengono in una s. siano statistiche e non strettamente deterministiche, la s. viene detta statistico-induttiva, e in tal caso l’explanandum non è logicamente deducibile dall’explanans, ma solo reso probabile a un certo grado da esso. Benché rappresenti una rigorosa formulazione della s. causale (dove le cause di un evento possono essere identificate con le sue condizioni iniziali e le leggi con leggi causali), tale modello è inteso valere anche per altri tipi di s. (funzionali, teleologiche ecc.). Al preteso carattere unificante del modello, su cui è basata in parte la tesi neopositivistica dell’unità della scienza, sono state rivolte sin dalla fine degli anni 1950 varie obiezioni, in particolare per quanto riguarda l’applicabilità del modello nomologico alla storiografia e alla s. dell’azione umana.