spiaggesco
agg. (iron.) Da spiaggia, tipico di una spiaggia e dei suoi frequentatori.
• L’altro giorno, splendida giornata di luglio (ma qui in riviera tutto è splendido, anche lo scirocco buio e cupo col mare che fa le creste bianche e corre, e gli ombrelloni chiusi schierati), stavo scorrendo alcuni giornali all’edicola del paese, e una signora tutta in ghingheri spiaggeschi già di primo mattino, che persino il sole aveva ancora sonno, con una bimba per mano, bionda bellissima, come trascinata a forza, tanto era assonnata, dopo avere vagato lungo il bancone dov’erano in perfetta fila rotocalchi e riviste d’ogni genere, ha chiesto al paziente edicolante un settimanale, poi un altro, e un altro ancora, ognuno con una offerta o promozione per farsi comprare. (Mario Dentone, Secolo XIX, 25 luglio 2016, p. 24, Levante) • La curatrice di questa rubrica, quest’anno, non è ancora riuscita a mettere piede in spiaggia. Così, per fornire in tempo utile la tradizionale disamina dei lidi italiani copiaincolla la miglior analisi spiaggesca finora letta. (Maria Laura Rodotà, Corriere della sera, 28 luglio 2016, p. 24, Cronache).
- Derivato dal s. f. spiaggia con l’aggiunta del suffisso -esco.
- Già attestato nella Stampa del 22 agosto 1933, p. 3 (Luigi Chiarelli).