Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia nel California institute of technology di Pasadena e dal 1978 accademico pontificio. Le ricerche di S. hanno spaziato nel campo dell'organogenesi del sistema nervoso, della psicobiologia e della neurofisiologia. In particolare, con lo studio sperimentale della rigenerazione del nervo ottico negli Anfibî (salamandra), sfatando la concezione allora accreditata che la funzione preceda la forma, ha stabilito che le strutture del sistema nervoso sono determinate geneticamente e che una specificità chimica interviene come elemento di guida. L'esplorazione delle caratteristiche funzionali degli emisferi cerebrali rappresenta l'approdo di una vasta sperimentazione originariamente orientata a chiarire le funzioni del corpo calloso, che rappresentavano ancora un mistero, dato che non erano risultate anomalie comportamentali di qualche rilievo dagli interventi di commissurotomia eseguiti preliminarmente nella scimmia e poi sull'uomo, a scopo terapeutico nei casi di epilessia grave e resistente al trattamento farmacologico. Queste ricerche hanno confermato l'assoluta prevalenza dell'emisfero sinistro nel controllo delle attività linguistiche e soprattutto nella capacità di produzione di un linguaggio articolato. D'altro canto l'emisfero destro, a lungo ritenuto "muto" o "non dominante", ha mostrato una netta superiorità nel controllo di una serie di prestazioni percettive e cognitive in situazioni che implicano l'elaborazione d'informazioni visuo-spaziali e il ricordo di immagini iconiche. Per le sue ricerche sulla fisiologia degli emisferi cerebrali nel 1981 gli è stato conferito il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, che ha diviso con D. H. Hubel e T. N. Wiesel. Tra i suoi lavori: Perceptual capacity of the isolated visual cortex in the cat (in collab. con R. E. Myers e A. M. Schrier, in Quarterly journal of experimental psychology, 1960); Observations on visual perception after disconnection of the cerebral hemispheres in man (in collab. con M. S. Gazzaniga e S. E. Bogev, in Brain, 1965); Hemispheric interaction and the mind-brain problem (nel vol. collettivo Brain and conscious experience, 1966); Language after section of the cerebral commissures (in collab. con M. S. Gazzaniga e S. E. Bogev, in Brain, 1967); Hemisphere disconnection and unity in conscious awareness (in American psychologist, 1968; trad. it. nel vol. I due cervelli, a cura di F. Denes e C. Umiltà, 1978); Science and moral priority; merging mind, brain and human values (1983).