SPERCHEO (Σπερχειός, Sperchēus o Sperchīus)
Fiume della Tessaglia meridionale, che deve il nome ("il frettoloso") alla rapidità delle acque nel suo corso superiore. Nato sul Tifresto (l'odierno Veloũchi), scorre poi nell'ampia pianura, di riempimento alluvionale, fra l'Otri a nord e l'Eta a sud, il territorio abitato anticamente dagli Eniani, ricevendo a sud il suo affluente principale l'Inaco (l'odierno Vistrítsa). La sua vallata, ristretta di nuovo in un'angusta gola di 50 m. nel corso inferiore, formava al tempo delle guerre persiane il confine fra gli Achei a nord e i Maliei a sud, nel sec. III fra i Maliei a nord e gli Etei a sud. Il suo sbocco presso le Termopile ha variato considerevolmente dall'antichità a oggi in seguito alle sue alluvioni; il mare è arretrato, dal 480 a. C. all'epoca nostra, di ben 14 km., e diversi fiumicelli che al tempo di Erodoto sboccavano ancora indipendentemente nel mare sono oggi suoi affluenti del corso inferiore (l'Acheloo, oggi Stýra sulla riva settentrionale; il Dyras, oggi Gorgopótamos, il Melas, oggi Mauropótamos, e l'Asopo, oggi Karbunarià, sulla riva meridionale). L'intero corso odierno del fiume si può computare a una lunghezza di 75 km.
Bibl.: Fr. Stählin, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III A, col. 1626 segg.; Y. Béquignon, Recherches arch. dans la vallée du Sperchée, in Rev. Arch., s. 6ª, IV (1934), p. 14 segg.