VEGA, Spedizione della
Adolfo Erik Nordenskiöld, dopo i tentativi compiuti nel 1875 e nel 1876 nel Mare Glacìale Artico, partiva il 4 luglio 1878 con la nave Vega per tentare il Passaggio del nord-est, per risolvere cioè il problema della possibilità di comunicazioni dirette per via di mare tra l'Atlantico settentrionale e il Pacifico girando attomo all'Eurasia, problema già affrontato per la prima volta nel 1553 da una spedizione preparata da Sebastiano Caboto e comandata dal Villoughby.
La spedizione del Nordenskjöld, a cui prese parte il tenente della Marina italiana, Giacomo Bove, in qualità di addetto alle osservazioni meteorologiche e allo studio dei fenomeni marini, in un mese circa giungeva a Porto Dickson, oltre la foce dello Jenissei, e, navigando lungo le coste, superava il Capo Čeljuskin il 19 di agosto. Quindi, sempre tenendosi strettamente vicino alla costa, dove il mare era libero di ghiacci, oltrepassata la foce della Lena e lo Stretto di Laptev e toccate le Isole degli Orsi, la Vega, a poche miglia dallo Stretto di Bering, rimaneva prigioniera dei ghiacci il 28 settembre, nella Baia Koljnčin e soltanto il 18 luglio del 1879 successivo poteva riprendere il suo viaggio verso il Mare di Bering. Circumnavigando poi l'Asia e l'Europa rientrava nella Svezia dopo aver compiuto l'intero periplo dell'Eurasia.
Veniva risolto così un problema che aveva affaticato per oltre tre secoli gli studiosi e i navigatori europei, veniva raccolta una messe vastissima di osservazioni scientifiche sui fenomeni meteorologici e magnetici e studiata la temperatura e salsedine delle acque polari, nonché la vita e il carattere degli abitanti (Ciukci) a contatto dei quali gli esploratori dovettero vivere durante il forzato arresto. Dal punto di vista economico fu provato che il passaggio del nord-est non poteva divenire una via di traffici regolari, essendo la navigazione troppo esposta alle variazioni del tempo da un anno all'altro: specialmente difficile il passaggio attorno al Capo Čeljuskin, a ridosso del quale si accumulano i ghiacci della banchisa polare. La navigazione dal Mare di Barents alla foce dello Jenissei da un lato e dallo Stretto di Bering alla foce della Lena dall'altro avrebbe potuto învece assumere notevole importanza per l'avvaloramento della Siberia.