VALDIVIA, Spedizione della
Grande spedizione oceanografica tedesca, concepita come integrazione di quelle del Challenger e della Gazelle ed effettuata nel 1898-99 sotto la direzione scientifica dello zoologo C. Chun, essendo a capo dei servizî oceanografici G. Schott. La nave, da Amburgo, girando a nord dell'Inghilterra e fatta una punta fino alle isole Færøer, per le Canarie e le isole del Capo Verde, si diresse al Camerun e poi al Capo; nell'Atlantico meridionale riscoprì l'isola Bouvet e procedette nel Mare Antartico fino a 64° 15′ lat. S., trovando inaspettatamente una vasta area di grandi profondità. Si volse poi all'Oceano Indiano, del quale per la prima volta compì un'esplorazione sistematica, raggiungendo l'arcipelago delle Kerguelen, poi traversando per S. Paolo e Nuova Amsterdam a Sumatra; nel ritorno percorse il Golfo del Bengala fino a Ceylon, indi per le Chagos e le Seicelle raggiunse la costa africana a Dar es-Salaam e fece ritorno per il Mar Rosso e Suez. Furono eseguiti 180 sondaggi di grandi profondità, dei quali 49 nell'Atlantico e 131 nell'Oceano Indiano. Di questo venne studiata anche la stratificazione termica dalla superficie al fondo; per la prima volta poi furono fatte larghissime raccolte di fauna pelagica, mediante nuovi tipi di reti appositamente studiati.
Bibl.: I risultati scientifici della spedizione, fondamentali per la conoscenza dell'Oceano Indiano, cominciarono a veder la luce nel 1902 col titolo di Wissenschaftliche Ergebnisse der deutschen Tiefsee-Expedition auf dem Dampfer Valdivia 1898-99; fino al 1934 ne furono pubblicati 24 volumi. Una relazione generale nell'opera di C. Chun, Aus den Tiefen des Weltmeeres (2ª ediz., 1903).