specie bandiera
Grazie al suo valore simbolico è in grado di attrarre l’attenzione del pubblico verso le problematiche della conservazione. Caratteristica di una specie bandiera è di essere fortemente carismatica e possedere un elevato valore evocativo, in modo da far presa sull’opinione pubblica. Il suo scopo è infatti quello di aumentare la consapevolezza generale con fini di tipo educativo. In genere si tratta di macrofauna con caratteri estetici importanti, oltre a uno stato di conservazione sfavorevole. L’esempio più classico di specie bandiera è quello del panda gigante Ailuropoda melanoleuca che, grazie alla sua colorazione e alle sue forme arrotondate, propone messaggi infantili e induce risposte emotivo/affettive. Questo concetto non è di natura ecologica ed è stato elaborato sulla base del pragmatismo che caratterizza la moderna disciplina della conservazione. Tuttavia, esso presenta forti limitazioni di tipo applicativo, per superare le quali sono stati successivamente elaborati altri concetti caratterizzati da un punto di vista ecologico quali: ‘specie ombrello’, ‘specie focale’ e ‘specie chiave’. L’uso delle specie bandiera è molto vasto e spazia da operazioni di comunicazione e marketing all’utilizzo come simboli per associazioni o addirittura per intere nazioni o continenti (per es., il leone per l’Africa o i pinguini per l’Antartide). Ma l’aspetto forse più importante ai fini della disciplina della conservazione è quello di essere state spesso utilizzate per la scelta e l’istituzione di aree protette. Infatti, trattandosi in genere di specie con aree vitali estese, possono garantire la conservazione di ampie superfici che contengono al loro interno numerose altre specie e quindi, di conseguenza, garantiscono la conservazione dei processi ecosistemici. Esempi di questo tipo in Italia sono rappresentati dallo stambecco Capra ibex tra gli animali e dal pino loricato Pinus leucodermis tra le piante, che hanno rivestito un ruolo primario nell’istituzione dei Parchi Nazionali del Gran Paradiso e del Pollino.
→ Biologia della conservazione