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SOZOMENO

di Alberto PINCHERLE - Enciclopedia Italiana (1936)
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SOZOMENO

Alberto PINCHERLE

. Il nome completo è Ermia S. Salamane (‛Ερμεία Σεζόμενος Σαλαμάνης; non Salaminio, come in alcuni codici). Storico ecclesiastico, contemporaneo di Socrate Scolastico; nativo di Betelia presso Gaza in Palestina, di famiglia cristiana (il nonno era stato convertito da Ilarione), fu educato religiosamente, in intimità coi monaci; avvocato in Costantinopoli, vi scrisse le sue opere, sotto Teodosio II, al quale la Storia ecclesiastica è appunto dedicata.

Questa fu preceduta da un'opera, ora perduta, di carattere epitomatorio, in due libri, che giungeva sino alla sconfitta di Licinio per opera di Costantino. L'opera maggiore, in 9 libri, comprende il periodo dal 324 al 439; in realtà giunge sino al 425 e non si sa se la fine sia stata soppressa dall'autore, o dall'imperatore, oppure perduta. S. tratta lo stesso periodo del suo contemporaneo Socrate, dal quale dipende. Ma ebbe accesso diretto a fonti documentarie e utilizzò anche scritti sfuggiti a Socrate; tra le sue fonti sono - oltre a quelle d'archivio - la Storia ecclesiastica di Rufino, la Storia lausiaca di Palladio (S. ha un particolare e vivissimo interesse per la vita monastica), la raccolta di atti sinodali di Sabino, Atanasio, Eusebio di Cesarea (Vita di Costantino) e anche fonti siriache. Tuttavia non sembra che S. abbia voluto propriamente correggere Socrate; forse completarlo; certo dare un'opera letterariamente migliore, destinata a circolare non solo fra ecclesiastici ma anche tra laici colti. Con ciò S. riconduce anche la storia della Chiesa nella tradizione della storiografia classica: e già Fozio (Bibl., cod. 30) riconosce la superiorità stilistica di S. su Socrate. Invece, quanto a senso critico nell'uso delle fonti, è inferiore al rivale; benché, per i moderni, rimanga sempre fonte tutt'altro che trascurabile.

Ediz.: Le edizioni antiche, dello Stefano e del Valesio (quest'ultima, ripubblicata a cura di G. Reading, Torino 1747) sono riprodotte in Patrologia graeca, LXVII; ediz. R. Hussev (a cura di J. Barrow), Oxford 1860, voll. 3; J. Bidez, La tradition manuscrite de Sozomène, ecc., Lipsia 1911 (Texte und Untersuchungen, XXXII, 2 b).

Bibl.: L. Jeep, Quellenuntersuchungen zu den griech. Kirchenshistoriken, in Jahrbücher für klass. Philologie, suppl. XIV, Lipsia 1885; P. Batiffol, S. et Sabinos, in Byzant. Zeitschr., VII (1898), p. 265 segg.; G. Schoo, Die Quellen des Kirchenhistorikers S., Berlino 1911 (Neue Studien z. Gesch. d. Theol. u. d. Kirche, ii); Eltester, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III A, Stoccarda 1929.

Vedi anche
Eunàpio Eunàpio (gr. Εὐνάπιος, lat. Eunapius). - Storico greco di Sardi in Lidia (345 circa - 420 d. C.), autore di una serie di Vite dei sofisti e di una continuazione della cronaca di Dessippo (‛Υπομνήματα ἱστορικά) in 14 libri, dal 270 al 404 d. C.; ce ne restano parecchi frammenti. Fu fonte di Zosimo, Filostorpio, ... Olimpiodòro Olimpiodòro (gr. ᾿Ολυμπιόδωρος, lat. Olympiodorus). - Storico pagano bizantino (n. Tebe, Egitto, sec. 5º d. C.), autore di un'opera in 22 libri, dedicata all'imperatore Teodosio II, in cui narrava le vicende degli anni 407-425 d. C. Ne resta un riassunto negli estratti di Fozio. Costanzo II imperatore Costanzo II (lat. Flavius Iulius Constantius) imperatore. - Figlio (Sirmio 317 - Tarso 361) di Costantino: fu nominato Cesare nel 323 o nel 324, nel 337 imperatore insieme ai fratelli Costantino II e Costante I con il comando sulle province orientali. Combatté con scarso successo i Persiani, guidati ... Giuliano l'Apostata Giuliano (lat. Flavius Claudius Iulianus) l'Apostata. - Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, di cui furono vittime il padre ...
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