SOUTO DE MOURA, Eduardo
Architetto portoghese, nato a Porto il 25 luglio 1952. Figura di spicco nel panorama architettonico internazionale, la sua impostazione è stata definita di ascendenza miesiana per il costante utilizzo della pietra e soprattutto per l’attento studio dei dettagli.
Tra i molti riconoscimenti internazionali ricevuti, si ricordano: la Medaglia d’oro Heinrich Tessenow nel 2001; il FAD (Foment de les Arts i del Disseny) Prize for city and land scape e il Premio di architettura organizzato dal Grupo de empresas ascensores ENOR, entrambi nel 2006, per la metropolitana di Porto, un progetto del 2005; il premio alla carriera dalla Academia nacional de arquitectura della Sociedad de arquitectos mexicanos nel 2007; il Pritzker prize nel 2011; il Veronica Rudge green prize in urban design della Harvard Graduate School of design nel 2013; il premio della israeliana Wolf Foundation, ancora nel 2013.
Già prima di conseguire la laurea alla Scuola di belle arti dell’Università di Porto, nel 1980, lavorò per Álvaro Siza (v.), dal 1974 al 1979, con progetti in Portogallo e in altri Pae si europei. Nel 1980 aprì un suo studio a Porto, dedicandosi inizialmente al progetto per il Centro culturale (198191) della città e a una produzione che, oltre a numerose case private, includeva cinema, centri commerciali, alberghi, edifici residenziali e per uffici, gallerie, musei, scuole e impianti sportivi. Dal 1981 ha affiancato all’attività professionale quella didattica che lo ha visto impegnato, come assistente prima e professore poi (fino al 1990), all’Università di Porto e in corsi di insegnamento in Svizzera, ad Harvard, Parigi, Dublino e, dal 2014, al Politecnico di Milano.
Tra i progetti più recenti si ricordano: lo stadio per la municipalità di Braga, inaugurato nel dicembre 2003, che si è aggiudicato il Chicago Athenaeum international architecture award come Best new global design nel 2006; la Casa del cinema a Porto (2003), spazio espositivo in onore di Manoel de Oliveira; il già citato progetto per i percorsi e gli spazi pubblici della metropolitana di Porto del 2005; il complesso per uffici delle Burgo Tower, completato nel 2007, sulla centrale avenida da Boavista a Porto, due torri al cui centro si colloca, nella corte, la massiccia scultura dell’architetto portoghese Nadir Afonso; il museo Casa das histórias, inaugurato a Cascais nel settembre 2009, dedicato all’opera dell’artista portoghese Paula Rego; la scuola alberghiera, firmata con Graça Correia, nell’area dismessa della Robinson Factory a Portalegre, del 2011; la riconversione in albergo del Convento das Bernardas a Tavira, nel Sud-Est del Portogallo del 2012; il centro culturale Miguel Torga a São Martinho de Anta del 2012; il centro culturale (2013) a Viana do Castelo; il crematorio del cimitero Hoog-Kortrijk, firmato con SumProject, a Kortrijk, in Belgio, del 2013; il progetto di riqualificazione ambientale e turistica del bacino idrografico Lagoa das Sete Cidades a São Miguel nelle Azzorre, che comprende il piano di lottizzazione, una serie di padiglioni di servizio e abitazioni sociali (i lavori sono in corso dal 2007, la prima fase è stata portata a termine nel 2013).
Bibliografia: «el Croquis», 2005, 124, nr. monografico:Eduardo Souto de Moura 1995-2005; J. Gil, J. Moreno, Eduardo Souto De Moura, Angelo De Sousa, Out here, disquieted architecture/Ca fora, arquitectura desassossegada. Official Portuguese representation, 11th International architecture exhibition La Biennale di Venezia, Porto 2008, http://www.dgartes.pt/outhere/docs/press_english.pdf (16 settembre 2015); «el Croquis»,2009, 146, nr. monografico: Eduardo Souto de Moura 2005-2009; A. Esposito, G. Leoni, Eduardo Souto de Moura. Tutte le opere, Milano 2012; «el Croquis», 2015, 176, nr. monografico: Eduardo Souto de Moura 2009-2014.