SOUSA DANTAS, Manuel Pinto de
Uomo di stato brasiliano, nato a Bahia nel 1831, morto a Rio de Janeiro nel 1894. Deputato, presidente di varie provincie, senatore, ministro più volte, fu anche presidente del Consiglio dei ministri (1884-1885). In tutte le alte cariche esercitate rivelò doti di superiore intelligenza e di esemplare patriottismo; ma il suo migliore titolo deriva dall'azione svolta durante l'ultima fase della campagna per l'abolizione della schiavitù nel Brasile.
Unendo i suoi sforzi, con l'autorità di capo del governo, a quelli dei parlamentari che intendevano sottrarre quel vitale problema nazionale e cristiano alle agitazioni della pubblica piazza e risolverlo legalmente, d'accordo col pensiero dell'imperatore Pedro II, D. presentò alle camere un disegno di legge che dichiarava liberi immediatamente gli schiavi sessantenni, ampliava le risorse del "fondo di emancipazione" e fissava un termine di alcuni anni per l'estinzione completa della schiavitù; ma fu battuto alla camera dei deputati da una coalizione tra i conservatori e una notevole frazione del partito liberale, al quale egli stesso apparteneva. Il sovrano lo munì di un decreto di scioglimento, ma le elezioni mantennero la maggioranza opposizionistica, ed egli dovette ritirarsi. Tuttavia le sue idee presto trionfarono; tre anni dopo (maggio 1888) la medesima camera approvava l'abolizione totale della schiavitù.