SÖUL (giapp. Keijō; A. T., 99-100)
Città capitale della Corea, capoluogo della provincia di Keiki-dō, a quasi 40 m. s. m., e a 37° 34′ lat. N. e 127° 6′ long. E. con una popolazione (1931) di 365.000 ab., di cui 100.000 Giapponesi, circa 6.000 Cinesi e 400 di altre nazionalità. Söul è situata nell'antica regione di Bakan, quasi al centro della penisola, in un'ampia conca circondata da brulle colline granitiche che, per il rilievo aspro, hanno aspetto montagnoso, nonostante la limitata altitudine. Di questa cerchia collinosa, aperta solo un poco a SO. in una stretta valle, dove passa la ferrovia che unisce Söul a Ryūzan, fanno parte il Hokkan-zan (324 m.), che domina la città dal N., il Nan-zan (232 m.), dal S., il Nio-zan (333 m.), dal NO. e il Rakuda-zan, dall'E. La città è circondata, per un perimetro di 18 km., da mura alte 6-9 m., nelle quali si aprono 8 porte. Curiosa e caratteristica mescolanza di antico e di ultramoderno, Söul è città interessante e pittoresca, in cui la civiltà cinese e quella europea (Russi e Anglo-Sassoni), hanno lasciato orme più o meno profonde, ricevendo dai Giapponesi, gli ultimi arrivati, l'impronta di centro coloniale arieggiante al tipo nordamericano. Nota in passato coi nomi di Ham-yang e di Ham-söng, Söul fu per 500 anni la capitale della Corea sotto la dinastia Yi (1392-1896), che ha lasciato tombe, palazzi e altri monumenti di notevole interesse artistico e architettonico. Fra questi va annoverato il Keifukukyū (Palazzo della grande felicità), vasto complesso di edifici alle falde del Hokkan-zan, di cui solo alcuni restano ancora in piedi. A oriente di questi è lo Shotokukyū (Palazzo della chiara virtù), dove ebbe sede l'antico governo e ora residenza dei discendenti degli Yi. Il suo parco privato è noto per le bellezze naturali di ogni specie, quali boschi di pini, sorgenti, laghi, cascate artificiali, ecc. A S., alle falde del Nan-zan, è il parco di Ham-yang e non molto distante il maestoso edificio del governatore generale della Corea (Chōsen Sōtoku-fu). Città già in profonda decadenza, ha acquistato, dopo l'annessione della penisola al Giappone (1910), nuovo decoro e vigoroso impulso verso il progresso. La mutata topografia, l'istituzione e l'organizzazione dei varî servizî, gran parte dei quali prima inesistenti (quali il gas, l'acqua, i tramvai, i telefoni, la luce elettrica, ecc.), le hanno dato carattere spiccatamente metropolitano. Fra le istituzioni più notevoli sono l'Università imperiale, il Tribunale supremo, la Corte d'appello, la Banca di Corea, il museo. Fra le cose del passato, oltre le già dette, sono famosi una pagoda di marmo, del sec. XV, nel Giardino della pagoda, la Torre della campana, con una campana di bronzo (1468), e una tartaruga di marmo. Tredici mercati, nei punti più importanti della città, provvedono ai varî bisogni della cittadinanza. A 2 km. è il sobborgo di Ryūzan, nodo importante, dove convergono linee ferroviarie da tutte le parti della penisola, e sede del comando della 20ª divisione dell'esercito giapponese. A circa 6 km., è Ma-pho, porto fluviale di Söul, sul fiume Han.