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SOTADES

di E. Paribeni - Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
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SOTADES

E. Paribeni

Ceramista attico che è da considerare il complemento indispensabile del Pittore di Sotades (v.). Firma le due coppe a fondo bianco del British Museum D 5 e D 6 dipinte appunto da questo artista, un elaboratissimo kàntharos in Goluchow, il rhytòn a forma di amazzone a cavallo di Boston e altri vasi senza pittura seppure ugualmente preziosi, come la phiàle bianca con la cicala a rilievo nel centro, al museo di Boston. Ugualmente, come a conferma di una precedente attribuzione basata sulle pitture, un frammento di rhytòn da Vulci a Villa Giulia, apparentemente pendant della Sfinge assegnata a S. (Londra E 788), porta appunto una firma dell'artista. In base a questi dati, e valendoci anche della conferma delle immagini pittoriche in parte almeno assegnate alla cerchia del Pittore di Sotades, si viene ad accostare a questo artista una serie imponente di rhytà figurati. Si tratta in realtà di una produzione singolare ed estremamente variata in cui si trovano affiancati motivi tradizionali, quali le teste di ariete modellate meccanicamente su tipi precedenti del gruppo di Douris e considerevoli opere di plastica, quali la Sfinge di Londra e l'Amazzone di Boston. Allo stesso modo vengono assegnati a questo ceramista i gruppi, poi ripetutissimi, del Negro afferrato da un coccodrillo e quello del Pigmeo che porta in trionfo le spoglie della gru, l'eterna nemica abbattuta.

Bibl.: E. Buschor, in München Jahrb., XI, 1919, p. i ss.; J. D. Beazley, Red-fig., pp. 450, 457, 458; H. Hoffmann, Attic Red-figured Rhyta, Magonza 1962, p. 23 ss.

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