RUSTAVELI, Šota
Poeta georgiano, sotto il cui nome va l'epopea nazionale dei georgiani, il Vepkhis Tqaosani (L'uomo nella pelle di pantera). Nulla di sicuro sappiamo intorno alla sua persona; probabilmente visse alla fine del secolo XII o agl'inizî del XIII e fu tra i più grandi dignitarî della corte della regina Thamar.
Il Vepkhis Tqaosani segna l'inizio e nello stesso tempo il culmine dell'epica cavalleresca georgiana. La musicalità e la potenza espressiva della lingua da lui usata non furono mai più raggiunte. Il poema consta di circa 1600 strofe: ogni strofa ha quattro versi di 16 sillabe legati da rima finale. Il racconto, ricco di fantastiche avventure, che si svolgono dall'Arabia alla Cina, è una magnificazione dell'amore fedele e delle virtù cavalleresche; la fede religiosa che lo anima non è né decisamente cristiana né decisamente islamica. Lo stile è fortemente influenzato dai romanzi cavallereschi persiani contemporanei. Il poema gode tuttora il massimo favore tra il popolo georgiano. Il Vepkhis Tqaosani fu stampato per la prima volta a Tiflis nel 1712; questa edizione è migliore dei pochi manoscritti anteriori conservatisi. Manca ancora un'edizione critica. Si hanno traduzioni in numerose lingue europee; tra queste si segnala, per la sua grande fedeltà all'originale, la traduzione in prosa inglese di Marjory Scott Wardrop (Londra 1912).