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SOSTENE

di Piero Treves - Enciclopedia Italiana (1936)
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SOSTENE (Σωσϑένης, Sosthĕnes)

Piero Treves

Secondo l'opinione comune, che poggia su una notizia di Giustino (XXIV, 5, 12), S. fu un alto dignitario macedone, che, nel 279 a. C., dopo la morte di Tolomeo Cerauno, caduto combattendo contro le orde galatiche di Belgio, e la cacciata dei suoi successori, Meleagro e Antipatro Etesia, raccolse, col titolo di stratego, le milizie sbandate, e tenne testa, come poté, alle bande sopravvenienti di Brenno: che non vinse, ma per qualche tempo fronteggiò, sì da permettere agli Etoli e ai loro alleati di preparare la resistenza, che respinse da Delfi i barbari assalitori. Benché ne fosse pregato dalle milizie, S. rifiutò la corona e continuò a governare la Macedonia, soggetta alle invasioni galatiche, finché Antigono Gonata non riuscì a pacificare la terra e a ricuperare il trono paterno. Dopo di allora (277) non si ha più notizia alcuna di S., il cui nome, tuttavia, permase nel nome della cittadina eniana di Sosthenis, che si suppone dato a quella in memoria delle difese antigalatiche ivi apprestate da S. È, forse, ipotesi più verosimile che S., malgrado Giustino, non fosse un dignitario macedone, ma uno stratego etolico, inviato in Macedonia, allora amica all'Etolia, con l'incarico di provvedere alla resistenza contro l'invasione di Belgio e di Brenno. Non è punto sicuro, d'altronde, che S. fosse, come pure fu sostenuto, uno stratego di Lisimaco, devoto alla sua dinastia.

Bibl.: K. J. Beloch, Griech. Gesch., IV, i, Berlino 1925, p. 560; IV, ii, ivi 1927, pp. 119, 486-487; Obst, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III A, col. 1197 (cfr. F. Stählin, ibid., col. 1198); W. W. Tarn, Antigonos Gonatas, Oxford 1913, pp. 147-148, 163-164, e in Cambridge Ancient History, VII, pp. 102, 106-107; G. Daux, in Bull. corr. hell., LVIII (1934), p. 164, n. 2; C. B. Welles, Royal Correspondence, New Haven 1934, pp. 43-44.

Vedi anche
Antìgono Gònata Antìgono Gònata (o Gonàta; gr. 'Antigono Gonata ὁ Γονατᾶς, lat. A. Gonatas). - Re di Macedonia (320-239 a. C.), figlio di Demetrio Poliorcete e di Fila; alla morte del padre (283 a. C.) assunse il titolo di re, ma conseguì il potere effettivo su tutta la Macedonia solo nel 277 in seguito a una sua grande ... Lisìmaco re di Tracia Lisìmaco re di Tracia. - Generale macedone (360-355 circa - 281 a. C.). Ottenuta la Tracia nella suddivisione tra i diadochi dell'impero di Alessandro Magno, ne assunse il titolo di re nel 306-305. Dopo una lunga lotta prima con Antigono Monoftalmo poi con suo figlio Demetrio Poliorcete, ampliò notevolmente ... Meleagro Figlio di Tolomeo I re d'Egitto e fratello di Tolomeo Cerauno; alla morte di quest'ultimo in combattimento contro i Celti, Meleagro fu per circa due mesi (maggio-luglio 279 a. C.) re di Macedonia. Tolomèo Cerauno Tolomèo Cerauno (gr. Πτολεμαῖος ὁ Κεραυνός "Tolomeo Cerauno il fulmine"). - Figlio (m. 279 a. Tolomeo Cerauno) di Tolomeo I Sotere e di Euridice. Diseredato, riparò (290) alla corte di Lisimaco di Tracia, dove cospirò contro il figlio di lui, Agatocle, ed entrò in urto con la sorellastra Arsinoe, moglie ...
Altri risultati per SOSTENE
  • Sòstene
    Enciclopedia on line
    Generale macedone che nel 279 a. C. fronteggiò validamente l'invasione dei Galati finché Antigono Gonata poté recuperare il trono paterno e divenire re di Macedonia (277). Sembra che la cittadina di Σωσϑενίς, nella valle dello Sperchio, avesse tale nome appunto a ricordo di Sostene.
Vocabolario
sostenére
sostenere sostenére v. tr. [lat. sustĭnēre, comp. di sus-, variante di sub- «sotto», e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere sollevata una cosa o una persona sopportandone il peso dal di sotto: le travi sostengono il soffitto;...
sostenuto
sostenuto agg. [part. pass. di sostenere]. – 1. Che si tiene su un piano di elevata dignità, di grande riserbo, o anche di distacco e freddezza, privo comunque di cordialità: essere, mostrarsi s. (con qualcuno); una signora molto s.; al...
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