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SORTILEGIO

di Marcel Simon - Enciclopedia Italiana (1936)
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SORTILEGIO

Marcel Simon

. Il sortilegio è l'operazione magica per eccellenza. Consiste nell'utilizzare, mediante mezzi ignoti al volgo, e per scopi che possono essere indifferentemente buoni o cattivi, le forze che animano la natura o gli spiriti che la popolano. Il suo effetto è automatico: mediante l'impiego appropriato di formule o di riti, esso esercita una costrizione sugli esseri e sulle cose. Dati i rapporti esistenti tra la religione e la magia, il sortilegio ha da principio un carattere religioso. È il privilegio di una categoria d'individui in possesso di facoltà misteriose, i quali, nelle società primitive, sono al tempo stesso preti e maghi: tipico è lo sciamano (v. sciamanismo).

Due elementi essenziali costituiscono, in genere simultaneamente, il sortilegio: da una parte un oggetto - e questo termine deve essere inteso nel suo significato più vasto -, dall'altra una formula. L'oggetto è talvolta un semplice strumento, che contiene o trasmette facoltà misteriose: per es., bastoni, mantelli, anelli magici e amuleti d'ogni sorta. Ma ancora meglio che con oggetti inanimati, si opera il sortilegio con esseri viventi, piante o animali, di cui il succo e il sangue hanno un'importanza essenziale, poiché sono il ricettacolo delle forze vitali. Essi entrano in vasta proporzione nella composizione dei filtri e degli unguenti magici; che, secondo il caso, possono guarire o far ammalare, liberare la volontà o dominarla, immunizzare o rendere vulnerabili, e persino operare una metamorfosi. Oggetti e gesti - compiuti questi con assoluta precisione - vengono adoperati secondo i principî che dànno origine alle varie forme della magia, imitativa, simpatica, ecc. Ma il potere più temibile è quello della parola: lo stregone conosce le parole segrete, i numeri e le lettere, le leggi della loro disposizione e della loro ripetizione nelle formule d'incantamento, di scongiuro e di maledizione (v. formula, XV, p. 708). E importanza grandissima ha il nome, nel quale risiede l'essenza degli esseri.

Tutte queste pratiche, molto diffuse nelle società primitive, hanno spesso una vitalità notevolissima. Nell'antichità classica il popolino le teneva in grande onore, come provano i numerosi papiri magici che ci hanno trasmesso le ricette di questi sortilegi. V. magia.

Vedi anche
stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno. ● Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono esseri soprannaturali nocivi o persone reali cui si attribuisce un’attività di magia nera e che dirigono i loro ... magia Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità ...
Vocabolario
sortilègio
sortilegio sortilègio s. m. [dal lat. mediev. sortilegium, der. del lat. sortilĕgus «indovino»: v. sortilego]. – 1. Divinazione del futuro per mezzo di arti magiche; anche, la singola operazione intesa a tale scopo, e, più in generale,...
sortìlego
sortilego sortìlego s. m. (f. -a) [dal lat. sortilĕgus «indovino», comp. di sors sortis «sorte1» e -legus, der. di legĕre «raccogliere»] (pl. m. -gi o -ghi). – 1. In Roma antica, chi aveva il compito di trarre le sorti per ricavarne auspici...
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