sornome
Francesismo del Fiore, dove Ragione dice di Amore: E sì si fa chiamar il Die d'amore! / Ma chi così l'appella fa gran torto, / ché su' sornome dritto sì è Dolore (XXXVII 11). S. vale propriamente " soprannome ", " cognome ", ma qui su' sornome dritto sta per " il suo vero nome " (Parodi).
Il passo, che ci mostra il gusto medievale, anche dantesco, per l'interpretazione dei nomi, sembra richiamarsi alla canzone di Guittone Ahi Deo, che dolorosa, in cui il poeta aretino confuta il nome di Amore, dicendo che il suo vero nome è Dolore: " Nome ave Amore: / ahi Deo, ch'è falso nomo, / per ingegnare l'omo / che l'efetto di lui cred' amoroso ! / Venenoso dolore / pien di tutto spiacere, / forsennato volere, / morte al corpo ed a l'alma lo coso, / ch'è 'l suo diritto nome in veritate " (vv. 17-25). Nella Commedia (Pd XV 138), D. userà l'equivalente nostrano sopranome (v.).