sopravenimento
" Il sopravenire ", " ciò che interviene ", che si aggiunge, quasi repentinamente. Sostantivo di aspetto colto, non raro nell'italiano medievale (il Dizionario del Tommaseo cita esempi dai Volgarizzamenti di Esopo e di s. Agostino), mantiene stretto rapporto con la base latina superventus nell'unico passo in cui compare: Cv IV I 4 ciascuna cosa per sé è da amare, e nulla è da odiare se non per sopravenimento di malizia: " sulla cosa in sé, che non si deve odiare, si innesta il vizio, la malizia, e quella è da odiare " (Cordati). Per le fonti tomistiche del passo, cfr. Busnelli-Vandelli.