SONKH
Sito indiano nei pressi di Mathurā (Uttar Pradesh), oggetto di indagini archeologiche da parte di una missione congiunta indo-tedesca dal 1966 al 1974.
Accanto a rinvenimenti di Ceramica grigia dipinta (Painted Grey Ware, PGW, caratteristica della prima metà del I millennio a.C.), Ceramica rossa e nera (Black and Red Ware), ceramica a ingobbio nero e ceramica comune rossa, le scarse evidenze del primo periodo (VIII-V sec. a.C.) consistono in un focolare, a buche di palo e impressioni di graticcio pertinenti a strutture di argilla. Al periodo II (c.a V-III sec. a.C.) sono attribuibili strutture in argilla pressata; una a pianta circolare (diam. m 3,75), dagli strati più antichi, doveva presentare una copertura di legno e canne; verso la fine del periodo compaiono anche strutture in mattoni crudi. Il periodo è caratterizzato, oltre che dalla Ceramica nera polita del Nord (Northern Black Polished Ware, NBPW) e dalle ceramiche a essa associate (grigia comune, a ingobbio nero, rossa comune), da monete punzonate in argento e rame, matrici per gioielli, grani di collana in pietre dure e vetro, numerose figurine in terracotta grigia dipinta di nero (soprattutto femminili; tra gli animali spiccano le figurine di elefanti) e oggetti di uso quotidiano comuni ai diversi siti della valle del Gange (macine in pietra, chiodi e aste di ferro, punte di freccia in osso, rotelle, dischi e grattatoi in terracotta, ecc.). Verso la fase finale del periodo sono attestate alcune placchette figurate in terracotta rossa, a stampo.
Nel periodo III (II-I sec. a.C.) si registra uno sviluppo urbanistico e sono testimoniate per la prima volta strutture in mattoni cotti (per muri e canaletti). Le case sono costituite da due o tre vani, coperti da tetti di tegole a spioventi, disposti intorno a un cortile interno, talvolta con un pozzo ad anelli modulari (ring well), probabilmente adibito ai servizi igienici. Tra i rinvenimenti sono da menzionare le monete punzonate e quelle della dinastia settentrionale dei Mitra, placchette fittili figurate di tradizione sunga (divinità femminili, mithuna), bacini rituali in terracotta (votive tanks, sia rotondi sia quadrangolari, con lucerne e figurine di vario genere applicate), modellini di carro, sonagli, pendenti e amuleti sempre in terracotta. Oltre agli utensili e ai diversi materiali attestati nel precedente periodo si possono citare nuovi attrezzi in leghe di ferro (punte di lancia, falci, scalpelli, ganci, anelli). Le tipologie ceramiche sono per lo più le stesse del periodo precedente; è tuttavia documentato un nuovo tipo di ceramica rossa, a collo allungato (c.d. sprinkler).
Poco distante dal nucleo urbano, verso N, è stato individuato un tempio a pianta absidale circondato da pilastri tranne che sulla facciata (Tempio 2), la cui prima fase strutturale (c.a I sec. a.C.) è attribuibile al periodo III dell'abitato di Sonkh. Lo scavo dell'area ha restituito diversi frammenti scultorei di notevole interesse pertinenti però alla seconda fase strutturale, di epoca kuṣāṇa, tra cui un architrave raffigurante una scena con un Nāgarāja in trono affiancato alla consorte e altri elementi di un portale monumentale che si trovava sul lato S del santuario (v. indiana, arte; mathurā, Arte di; tempio: India).
Al periodo IV (I-III sec. d.C.) è stato attribuito un altro tempio, il c.d. Tempio i, anch'esso a pianta absidale, rinvenuto al centro dell'abitato. Le case in quest'epoca presentano per lo più le stesse caratteristiche di quelle del precedente periodo, con gli ambienti sistemati intorno a un cortile. In un'abitazione sono stati osservati una latrina e un bagno con due giare per l'acqua; le case più ampie possiedono un'ulteriore ala residenziale. Tra i materiali rinvenuti si segnalano monete kuṣāṇa, una cretula con iscrizione in caratteri brāhmī, figurine in bronzo (Skanda, coppia divina) e in terracotta (placche con Kubera e Durgā Mahiṣāsuramardinī); gli oggetti quotidiani e di uso rituale rispecchiano in genere l'orizzonte della cultura materiale del periodo precedente.
Dal periodo V (dal IV sec. d.C. fino all'epoca gupta e oltre) la sequenza stratigrafica è fortemente disturbata, e si possono notare tracce di diverse distruzioni, deducibili anche da un consistente deposito di materiale bruciato che giace direttamente sui livelli di frequentazione. Caratteristiche di questo periodo sono la ceramica con decorazioni impresse o a rilievo e la coroplastica (figurine femminili, una lastra frammentaria con makara).
Dopo un abbandono durato diversi secoli, si osserva un'attiva ripresa della frequentazione del sito in epoca tardomedievale.
Bibl.: IAR, 1966-67, pp. 40-43; 1968-69, p. 40; 1969-70, pp. 42-43; 1970-71, pp. 39-40; 1971-72, pp. 47-48; 1972-73, pp. 33-35; H. Härtel, The Apsidal Temple No. 2 at Sonkh, in J. E. van Lohuizen-de Leeuw, J. M. M. Ubaghs (ed.), SAA 1973, Leida 1974; P. L. Gupta, Copper Punch-marked Coins from Sonkh, in JNSI, XXXVII, 1975, pp. 1-12; H. Härtel, Excavations at Sonkh: 2¡oo Years of a Town in Mathura District, Berlino 1993.
(A. A. di Castro)