SOMOZA y MUÑOZ, José
Scrittore spagnolo, nato a Piedrahita, in provincia di Ávila, il 24 ottobre 1781, ivi morto il 4 ottobre 1852. Ammiratore devoto della duchessa di Alba, donna Maria Teresa de Silva, amico di Jovellanos, di Meléndez, di Augustin Argüelles, del poeta coronato Quintana, che gli dedicò il quarto volume delle sue Poesías selectas, il S. fu miglior prosatore che poeta. Per delicatezza di tocco, per squisita sobrietà di stile, per sentimento che non degenera in sentimentalismo alla maniera di Menéndez v Pelayo ricorda taluno degli umanisti inglesi, specie lo Sterne. Studiò, menando vita piuttosto dissipata, a Salamanca, discepolo del celebre Juan Meléndez Valdés. Liberale, volteriano, patriota, combatté nelle guerre per l'indipendenza contro le truppe di Napoleone. Ferito e prigioniero del generale Hugo, padre del gran poeta, fu da lui rimandato libero col patto che non prendesse più parte a moti di ribelli. Lo perseguitarono poi gli assolutisti quando ritornò Ferdinando VII. Dal 1832 al 1835 pubblicò tre volumi di Poesías, tra cui molto belle Al río Tormes, El sepulcro de mi herntano, A una desdeñosa. Delle prose sono specialmente citati gli Artículos en prosa (1842) e i Recuerdos e impresiones (1843). Romanzo storico è El Capón (1844).
Bibl.: E. Ochoa, Apuntes para una biblioteca de escritores esp. contemporáneos, Parigi 1840 (con l'autobiografia del S.); José R. Lomba y Pedraja, Obras en prosa y verso, con notas, apéndices y un estudio preliminar, Madrid, 1904; Azorin, Leyendo à los poetas: J. S., in La Vanguardia, Barcellona 1914.