Somma teologica (Summa theologiae)
(Summa theologiae) Opera di Tommaso d’Aquino composta fra 1265 e 1273. È divisa in tre parti (la seconda suddivisa a sua volta in due parti) e contiene l’esposizione della teologia destinata a chi intraprende lo studio della «sacra doctrina». La trattazione è svolta mediante il metodo della quaestio. L’impianto scientifico, di matrice prettamente aristotelica, viene esteso compiutamente alla teologia, la quale, pur non fondandosi su verità e principi evidenti (a differenza della scienza razionale o della metafisica), può assumere come tali gli articoli di fede, non quanto alla loro evidenza, ma quanto al loro essere rivelati da Dio, fonte della verità. In tal modo, la teologia si connota come scienza e seppure il suo campo non coincide con quello della metafisica, da quella attinge tuttavia verità conoscibili dalla ragione naturale quali l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima, che costituiscono i «preambula fidei». La Parte prima tratta di Dio – a partire dalla dimostrazione a posteriori della sua esistenza mediante le cinque vie (q. 2) –, dell’essenza divina, della distinzione delle persone divine e della processione delle creature. La Parte seconda tratta in primo luogo delle azioni dell’uomo, secondo i loro principi intriseci ed estrinseci, relativamente alla beatitudine e a ciò che ne consente o ne impedisce l’acquisizione (prima parte); di seguito tratta, più specificamente, delle attività intellettive e volontarie suscitate dalla grazia e delle diverse forme di vita mediante cui è possibile assecondarla (seconda parte). La Parte terza è incentrata sulla cristologia e sul significato del mistero salvifico dell’incarnazione. Fra i principali nuclei teorici dell’opera rivestono un ruolo centrale per la successiva riflessione filosofica i temi legati alla teodicea, dall’esistenza di Dio, la sua unità e trinità, fino all’esistenza del male (trattati in I, 2-43); i temi della creazione e dello statuto dei diversi ordini di creature, intellettuali e corporee (50-64); i temi specificamente attinenti all’uomo: l’anima razionale, la conoscenza, il libero volere (72-102); quelli relativi al concorso della causa prima nelle azioni causate dalle cause seconde (103-119). Nella prima parte della Parte seconda sono centrali i temi della felicità come fine dell’uomo (1-5), del valore morale delle azioni umane (18-21), delle passioni dell’anima (22-48). Tuttavia in merito a numerosissimi altri temi, quali quelli legati alla divinazione, agli influssi celesti o alla possibilità della profezia naturale, centrali, per es., nel dibattito rinascimentale, le posizioni esposte nella S. t. costituiscono un riferimento costante del dibattito non soltanto teologico, ma specificamente filosofico.