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SOMERSET, Edward Seymour, 1° duca di

di Alberto PINCHERLE - Enciclopedia Italiana (1936)
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SOMERSET, Edward Seymour, 1° duca di

Alberto PINCHERLE

Politico inglese, nato probabilmente nel 1506, decapitato il 22 gennaio 1552.

Prese parte alla guerra in Francia nel 1523; accompagnò col padre, sir John, Enrico VIII a Boulogne ove s'incontrò con Francesco I (ottobre 1532). Quando il re s'invaghì di Jane, sorella di Edoardo, allogò questi e la famiglia nel palazzo di Greenwich; dopo le nozze, il Seymour venne creato il 5 giugno 1536 visconte Beauchamp di Hache [da un castello di famiglia, già dote di una Beauchamp) e il 18 ottobre conte di Hertford. Ebbe poi altre cariche e onori, non perdendo influenza neanche dopo la morte della sorella, o riacquistandola presto: onde il contrasto con i Howard, padre (duca di Norfolk) e figlio (conte di Surrey), del quale il Hertford dovette due volte rimediare gli errori militari. Ebbe infatti nel 1544 il comando contro la Scozia; nel luglio fu fatto luogotenente generale del regno mentre Enrico era in Francia; fu presente alla presa di Boulogne; condusse trattative con Carlo V per indurlo a ripudiare la pace di Crespy-en-Laonnois; il 6 febbraio 1545 vinse i Francesi in una sortita da Boulogne; poi condusse ancora una spedizione contro la Scozia. La caduta dei Howard (dicembre 1546-gennaio 1547) fece del Hertford il più potente personaggio del regno al momento della morte di Enrico (28 gennaio 1547). Zio di Edoardo VI, fu nominato "protettore dei reami e dominî di Sua Maestà e governatore della Sua Reale Persona", duca di Somerset, e poco dopo ottenne i poteri di un vero reggente.

La sua politica è stata caratterizzata come quella che diede grande impulso alla riforma religiosa, in un senso molto più radicale che non sotto Enrico VIII. Più di recente si è tuttavia affermata una tendenza a vedere in lui, certo, un simpatizzante per queste idee, ma soprattutto un "politico", di idee larghe e liberaleggiante. Certo è che il S. abolì quasi tutti i provvedimenti più duri di Enrico VIII, ma la maggior libertà da lui accordata fece sì che le tendenze più radicalmente innovatrici guadagnassero terreno; e ne subì l'influsso Th. Cranmer, al quale soprattutto si devono il primo libro di omilie, la concessione della comunione sotto le due specie e altre misure. Il S. preferì attenersi a una via di mezzo, cercando comunque di ottenere l'approvazione almeno della maggior parte dei vescovi, mentre l'uniformità degli usi liturgici era una necessità assoluta per una chiesa nazionale; ma in pari tempo permise alla principessa Maria di sentire, in privato, la messa cattolica. Questo anche per ragioni politiche, mentre mirava a destreggiarsi fra i contrasti europei e ad attuare un'unione con la Scozia, mediante un matrimonio tra Edoardo VI e Maria Stuarda; i due regni, nel suo concetto, sarebbero rimasti autonomi, ma uniti in un impero della "Gran Bretagna". Il fallimento di questi tentativi, anche dopo la sua vittoria a Pinkie Cleugh (settembre 1547) e la presa di Haddington (aprile 1548), e il trionfo della politica francese in Scozia indebolirono la sua posizione, già scossa dalla condanna a morte del fratello, Th. Seymour, che aveva sposato la regina vedova, Caterina Parr, e ordito una congiura; e contro il quale si accanì J. Dudley senza che il S. volesse o potesse intervenire. Un altro grave colpo gli fu inferto dalla vittoria che il Warwick riportò a Pussidale (26 agosto 1549) contro i contadini in rivolta, nella reazione contro le enclosures, o accaparramento delle terre comunali da parte della nuova nobiltà, che le metteva a pascolo; mentre la Francia (8 agosto) dichiarava apertamente la guerra. Dopo qualche tentativo di resistenza, alla promessa che avrebbe avuto salvi beni e onori, il S. cedette e si arrese. Fu invece chiuso nella Torre di Londra, il 14 gennaio 1550. Ma il 6 febbraio veniva liberato e graziato; poco dopo, riaveva parte delle sue terre; e il 3 giugno una sua figlia, Anna, sposava J. Dudley lord Lisle, figlio del Warwick. Gli avversarî del quale guardavano ora al S.: e questa volta lo si volle eliminare. Nuovamente arrestato (16 ottobre 1551) e processato il 1° dicembre per due capi d'accusa, fu assolto per uno, condannato - mediante prove falsificate - per l'altro; e, falsificando un ordine regio, mandato al patibolo.

Bibl.: A. F. Pollard, in Diction. of Nat. Biography, XVII, pp. 1237-1248; id., England under Protector Somerset, Londra 1900; id., in Cambridge Modern History, II, Cambridge 1904, 2ª ed. 1907; id., Th. Cranmer, 2ª ed., Londra 1926 e ristampe, passim (è interessante seguire di opera in opera la modificazione dei punti di vista).

Vedi anche
Edoardo VI re d'Inghilterra Edoardo VI re d'Inghilterra. - Figlio (Hampton Court 1537 - Greenwich 1553) di Enrico VIII e di Jane Seymour. Salì al trono nel 1547 sotto la reggenza dello zio Edward Seymour, duca di Somerset. La difficile situazione economica del paese, travagliato anche da contrasti religiosi, e soprattutto l'insuccesso ... Somerset Contea non metropolitana dell’Inghilterra sud-occidentale (3451 km2 con 518.600 ab. nel 2006), che si affaccia a N sul Canale di Bristol. Il territorio è prevalentemente pianeggiante, mosso da alcune ondulazioni (quelle di Mendip Hills, dell’Exmoor Forest e di Quantock) e bagnato dai fiumi Parrett e ... Northumberland, John Dudley duca di Northumberland ‹nootℎḁ´mbëlënd›, John Dudley duca di. - Uomo politico inglese (n. 1502 - m. 1553). A corte dal 1512, si avvicinò alla Riforma, entrando nella fazione protestante capeggiata da Th. Cromwell. All'inizio della guerra contro la Francia (1542) fu nominato ammiraglio. Col sopravvento dei protestanti, ... Giovanna Seymour regina d'Inghilterra Giovanna (ingl. Jane) Seymour regina d'Inghilterra. - Figlia (Wolf Hall, Wilt shire, 1509 circa - Hampton Court 1537) di Sir John Seymour, divenne, pochi giorni dopo l'esecuzione di Anna Bolena (1536), la terza moglie di Enrico VIII. Morì di febbre puerperale dopo la nascita del figlio, Edoardo VI....
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Vocabolario
duca
duca s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, con riferimento a Virgilio, che molte...
Disforia di genere
disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
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