Compositore giapponese (n. Sendai 1947). Ha ricevuto la prima formazione nell'ambito della cultura tradizionale giapponese, approfondendo oltre alla musica e alla danza anche lo zen e il teatro nō, per poi proseguire gli studi musicali all'Università di Tokyo. Nelle prime fasi della sua carriera si è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca multimediale, fondando nel 1969 a Tokyo il gruppo Tone Field (ricordiamo Global vision, un evento multimediale di dodici ore tenuto a Tokyo nel 1971). Negli stessi anni ha aderito alla religione scintoista, che insieme al buddismo ha costituito un riferimento costante per il suo lavoro. Grazie a un soggiorno a New York nel 1983, finanziato dalla Fondazione Rockefeller, S. si è affermato sulla scena internazionale, dove è considerato per lo più un esponente del minimalismo, sebbene egli muova dalle concezioni del tempo e dello spazio tipiche del pensiero giapponese più che da tecniche compositive di provenienza occidentale. Tra i suoi lavori ricordiamo Litania (1973), Sora wa hikari ni michiteiru (Il cielo è molto luminoso, 1979), Lyra (1980, Premio dello Japan art festival), Mantra (1986), Ruika (Canto funebre, 1990), Burning meditation (1993-95), Shirasagi (L'airone bianco, 1995), Glimmering darkness (1996), From the depth of silence (2000), The last song (2005), Interrupted epitaph (2007).