somatomedina
Sostanza peptidica a basso peso molecolare (secreta principalmente dall’ipofisi e dal fegato, ma anche da altri organi e tessuti) che ha la capacità di mediare l’azione ormonale dell’ormone somatotropo (GH). La s. ha una struttura molecolare simile a quella dell’insulina, essendo costituita da due catene peptidiche A e B, unite fra loro da ponti disolfuro e da una terza catena peptidica C che, a differenza dell’insulina, fa parte della proteina attiva. La s., la cui sintesi è direttamente regolata dal GH, interagisce con specifici recettori delle cellule bersaglio: se esse appartengono a tessuti extrascheletrici subiscono un’attivazione del metabolismo e della sintesi di DNA; se appartengono al tessuto osseo e cartilagineo subiscono anche un aumento dell’incorporazione di ioni solfato. Elevati livelli plasmatici di s. C, misurabili con tecniche radioimmunochimiche, provocano un’inibizione a feedback sulla secrezione di GH. Sintesi carente di s. C è riscontrabile nell’ipopituitarismo e in un tipo di nanismo che presenta un’alta concentrazione plasmatica di GH (nanismo di Laron). Viceversa, sintesi eccessiva di s. C è presente nell’acromegalia.