soma
Propriamente il " carico " che si pone su alcuni animali. Il vocabolo si richiama a quest'accezione nell'occorrenza di If XVII 99, dove Virgilio, rivolgendosi a Gerione che tiene D. ‛ assettato ' sulle sue spallacce, lo ammonisce a scendere lentamente, a ruote larghe, e conchiude: pensa la nova soma che tu hai.
È così detto anche il sasso che doma la cervice ... superba di Omberto Aldobrandeschi (Pg XI 57).
In XIX 105 la parola conserva il senso proprio (si noti l'antitesi con piuma), ma è riferita alla gravezza, al travaglio (soprattutto spirituale) derivante dal retto esercizio dei grandi uffici: Adriano V paragona le altre some col " peso " del pontificato: Un mese e poco più prova' io come / pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che piuma sembran tutte l'altre some.
Simile l'esempio di Pg XVI 129 Dì oggimai che la Chiesa di Roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel fango, e sé brutta e la soma, dove la soma è l'" officio... imposto " ai pastori apostolici (Buti).
Dicendo di esser caduto in via con la seconda soma (Pg XXI 93) Stazio ricorda metaforicamente il non avvenuto compimento dell'Achilleide, poema iniziato dopo la Tebaide e rimasto interrotto per la morte dell'autore (v. STAZIO).
Il vocabolo sta infine, ancora figuratamente, per il " peso " di un dubbio: del mio carcar disposta avea la soma (Pg XVIII 84).