SOLONE
. Incisore di gemme greco, che lavorò a Roma tra la fine della repubblica e i primi dell'impero. Si hanno varî intagli con la sua firma, alcuni autentici, altri falsi
I primi sono: 1. Una pasta vitrea di Berlino, con busto di Apollo, da un tipo statuario del sec. VII a. C. 2. Diomede che rapisce il palladio. Si ignora che pietra sia e dove si trovi. Nel 1600 fu segnalata in Italia; se ne conoscono una copia antica in pasta vitrea, ora a Berlino, e una copia moderna a Leningrado. Questa figura ripete, nella quasi identità, lo schema dell'Ulisse della composizione di analogo soggetto dell'incisore Felix, e come spirito d'arte è affine al Diomede di un'incisione di Dioscuride. Ma il Diomede di S. è concepito con maggiore finezza di modellato, specialmente nel torso e nel panneggio. 3. Ritratto di Cicerone, noto solo da copie del '600 e del '700. Tra le gemme erroneamente ritenute incise da S., la più celebre è la calcedonia Strozzi, scoperta a Roma sul Celio, ai primi del '700, attualmente nel British Museum. Vi è incisa una testa di Medusa di grandiosa bellezza, capolavoro della glittica greca della fine del sec. V a. C. Ma la segnatura è un'aggiunta moderna.
Bibl.: H. Brunn, Griech. Künstlergesch., 2ª ed., II, Stoccarda 1889, p. 524; A. Furtwaengler, Gemmen mit Künstlerinschriften, in Jahrb. d. Inst., 1888, p. 308, tavv. 3, 8, 11; Ant. Gemmen, Berlino-Lipsia 1900, tav. XL, 18; G. Lippold, Gemmen und Kameen, tav. 77, 4.