SOLIS y RIVADENEYRA, Antonio de
Scrittore spagnolo, nato ad Alcalá de Henares il 16 luglio 1610, morto a Madrid nel 1686. Studiò filosofia ad Alcalá e poi leggi a Salamanca. Segretario dal 1637 del conte di Oropesa, che fu viceré di Navarra e di Valenza, la regina reggente Maria Anna d'Austria lo nominò storiografo delle Indie, dopo la morte (1665) di Antonio de León.
Delle sue poesie profane (ne scrisse anche di religiose) sono il meglio alcuni sonetti ed epigrammi festevoli e giocosi sul modello del murciano S. J. Polo de Medina. Nel teatro, in cui esordì nel 1627 con Amor y Obligación, fu piuttosto fiacco seguace di Calderón.
Delle sue nove commedie, è originale e ritenuta la migliore El amor al uso che fu rimaneggiata e adattata alle scene francesi da Thomas Corneille col titolo L'Amour à la mode. Ordinatosi sacerdote nel 1667, abbandonò la poesia e il teatro per scrivere l'opera che gli diede gran fama, cioè la Historia de la conquista de México, población y progresos de la América septentrional conocida con el nombre de Nueva España (Madrid 1684). L'opera è divisa in cinque libri di 107 capitoli e, comprendendo lo spazio di tre anni, va dalla nomina di Hernán Cortés quale condottiero dell'impresa messicana alla resa dell'ultimo imperatore azteco Guatimozino e all'entrata delle forze di Carlo V nella capitale. Troppo spesso incline nelle sue poesie e nelle commedie al culteranesimo di moda, il S. si rivela nella Historia ottimo prosatore. Coscienzioso narratore dei fatti storici, vaglia accuratamente le fonti ed è artista nel ritrarre caratteri, scene, costumi e civiltà indigena.
Ediz.: Historia (in Bibl. Aut. ap., XXVIII); Comedias (ivi, XIV, XXIII, XLVII); Poesías (ivi, XII, XLII). - Cartas (ivi, XIII). Di Amor y Obligación si veda l'edizione di V. Fisher-R. Ruppert (Giessen 1929) e quella di E. Juliá Martinez (Madrid 1930).
Bibl.: D. E. Martell, The Dramas of D. A. de S. y R., Filadelfia 1913. Circa le liriche, v. A. Gasparetti, Un ignoto manoscritto palermitano delle "Obras liricas" di A. S., in Bulletin hispanique, XXX (1931). Della Historia c'è anche una traduzione italiana di Filippo Corsini (Firenze 1699).