solido
Appena congiunto con la prima stella, cioè con la luna, D. ha la sensazione di esser coperto da una nube... / lucida, spessa, solida e pulita, / quasi adamante che lo sol ferisse (Pd II 32), immagini che esprimono la consistenza e l'aspetto del corpo celeste quali si dimostrano agli occhi del poeta.
Per s., chiosa Benvenuto: " unde radii solis non penetrant per totum corpus eius ", e così molti altri commentatori. D'altro parere il Lombardi al quale non pare che alla luna si convenga l'attributo di " sodo ", " saldo " (contrario di ‛ liquido '); egli pensa piuttosto, secondo l'uso del latino solidus, al valore di " plenum, integrum, nihil concavi, aut vacui habens "; ma è tesi scarsamente probabile: in effetti D. vuole mettere in evidenza proprio la compattezza della materia lunare entro la quale è prodigiosamente ricevuto come un raggio di luce nell'acqua, senza provocare dissociazione delle parti.