Famiglia di tipografi modenesi. Nel 1646, Bartolomeo fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La S. stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, scritti burleschi), frequentemente decorate nel frontespizio da xilografie. Le stampe dei S., che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese B. S. ed eredi dal 1646 al 1752 (1914). La maggiore personalità della famiglia fu Bartolomeo II (1695-1751), al quale si deve un'edizione (1744) della Secchia rapita di A. Tassoni.