SOLARIO, Antonio, detto lo Zingaro
Pittore, nacque da un Giovanni di Pietro, originario di Solario, e operò sullo scorcio del sec. XV e nei primi anni del successivo. Di lui si conoscono le seguenti opere firmate: una Testa di S. Giovanni nella Pinacoteca ambrosiana di Milano (1508); una Madonna col bambino e S. Giovannino, già nella collezione Leuchtenberg di Leningrado, la Madonna col bambino adorata dal donatore della pinacoteca del Museo nazionale di Napoli. Risulta inoltre da documenti che dimorava a Fermo, e che venne incaricato il 21 aprile del 1502 da Giacomo Crivelli di terminare per la chiesa di S. Francesco ad Osimo un polittico; inoltre che l'anno appresso gli venne allogata una pala per l'altar maggiore della stessa chiesa osimana, la quale fu terminata nel 1506 da Giuliano da Fano, forse per quel che riguarda la predella. Si trova sul secondo altare di sinistra, e reca la segnatura apocrifa del Perugino. Nel 1504 s'impegnava a dipingere un quadro per la chiesa di S. Francesco a Serra San Quirico. Gli si ascrivono gli affreschi della vita di S. Benedetto nel chiostro dei Ss. Severino e Sossio di Napoli, che si datano intorno al 1495, una pala con la Madonna e Santi nella chiesa del Carmine a Fermo, la Madonna della Misericordia nella chiesa omonima di Macerata, la Madonna del Soccorso nella chiesa del B. Placido a Recanati. La formazione artistica del S. è fondamentalmente veneta benché s'avvertano nell'opera sua riflessi lombardi e umbri, dovuti al suo peregrinare per varie terre. Ha qualità notevoli di novellatore e specie di paesista.
Bibl.: E. Modigliani, in Boll. d'arte, I (1907), fasc. 12°, pp. 1-21; L. Venturi, in L'Arte, XVIII (1915), p. 60; L. Serra, L'arte nelle Marche, II, Roma 1934, pp. 415-16.