Polito, Sol (propr. Salvatore)
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Palermo il 12 novembre 1892 e morto a Los Angeles il 23 maggio 1960. Operatore di punta con Tony Gaudio del primo periodo della Warner Bros., P. appartiene alla scuola di 'artigiani' della luce che contribuirono, tra gli anni Trenta e Quaranta, a creare l'immagine della Hollywood classica. Il suo nome è legato alle opere di grandi registi dell'epoca come Mervyn LeRoy, Lloyd Bacon e Michael Curtiz. Precursore delle tecniche luministiche espressioniste che avrebbero fatto la fortuna del noir americano, P. ricevette tre nominations all'Oscar.
Trasferitosi giovanissimo a New York, dopo aver terminato gli studi, iniziò a lavorare come fotografo di scena pubblicitario. Si avvicinò alla fotografia cinematografica prima come assistente di laboratorio e poi, dal 1914, come aiuto operatore. Dopo alcuni anni di apprendistato, nel 1917 esordì in prima persona con il poliziesco Queen X di John B. O'Brien. Assunto dalla Warner Bros., P. si inserì subito nei rigidi meccanismi produttivi stabiliti da Jack Warner, che lo avrebbero portato a lavorare a una media di quattro film all'anno. La sua formazione negli anni Venti fu scandita da numerosi western che gli permisero di sperimentare nuove soluzioni luministiche. Fu però con LeRoy che riscosse grande successo con i freddi chiaroscuri del bellissimo dramma carcerario I am a fugitive from a chain gang (1932; Io sono un evaso). L'anno successivo nel musical 42nd street (1933; Quarantaduesima strada) diretto da Bacon, illuminò con grazia le innovative coreografie di Busby Berkeley. Curtiz lo portò invece a misurarsi con il cinema d'azione, nel quale ottenne risultati notevoli soprattutto con l'illuminazione chiara e le inquadrature insolite di The charge of the light brigade (1936; La carica dei 600), e di The adventures of Robin Hood (1938; La leggenda di Robin Hood), entrambi interpretati da Errol Flynn. Sempre con Curtiz conquistò la sua prima nomination all'Oscar con il notturno melodramma The private lives of Elizabeth and Essex (1939; Il conte di Essex), replicata poi dai drammi bellici Sergeant York (1941; Il sergente York) di Howard Hawks e Captain of the clouds (1942), di nuovo di Curtiz. Lo spionistico Cloak and dagger (1946; Maschere e pugnali) di Fritz Lang e il noir espressionista Sorry, wrong number (1948; Il terrore corre sul filo) di Anatole Litvak, furono gli ultimi due superbi esempi del suo cammino di artista della luce. Avrebbe poi concluso la sua carriera con il dramma Anna Lucasta (1949) di Irving Rupper.
G.A. Lazarou, Images in low key: cinematographer Sol Polito A.S.C., Athens 1985.