soggiungere (soggiugnere)
" Aggiungere qualche cosa al già detto ". In dieci delle undici occorrenze del Convivio ha relazione con la parafrasi e le citazioni testuali che D. fa delle proprie canzoni, per commentarle: E a questo affermare, soggiungo quando dico: E quella gente che qui s'innamora (III VI 7); E soggiungo che, mirando costei - dico la sapienza - in questa parte, ogni viziato tornerà diritto e buono (XV 14); E soggiungo: Riprovando 'l giudicio falso e vile (IV II 14); E soggiungo: Questo è, secondo che l'Etica dice, Un abito eligente (XVII 1).
In questo uso la terza persona ha, come soggetto, espresso o sottinteso, ‛ la canzone ': E soggiunge la canzone: Ned ellino altressì, se son cristiani (IV XV 9); E soggiugne in fine: Costei pensò chi mosse l'universo (III VIII 22). Altri esempi dello stesso genere: III XIV 13, IV X 12, XV 18, XVIII 3.
In un solo luogo del Convivio, ma in una citazione dal Vangelo di Luca (10, 42), soggetto di s. è Cristo: E soggiugne: " Maria ottima parte ha eletta, la quale non le sarà tolta " (IV XVII 10).
Le occorrenze della Commedia mostrano s. in funzione del dialogo di D. coi suoi personaggi o, comunque, delle parole che i personaggi rivolgono a D.: Così rispuose, e soggiunse: " I' ti prego / che per me prieghi quando sù sarai " (Pg XVI 50); " Lo sol sen va ", soggiunse, " e vien la sera... " (XXVII 61); Anche soggiunse: " Il fiume e li topazi / ch'entrano ed escono e 'l rider de l'erbe / son di lor vero umbriferi prefazi... " (Pd XXX 76); così anche If XXIX 18, Pd XXIV 83.