Sogdiana
Antica regione dell’Asia centrale parzialmente corrispondente agli odierni Uzbekistan (distretti di Samarcanda, Bukhara) e Tagikistan (Sughd). In epoca storica fu abitata da popolazioni di lingua indoaria. Il collegamento dell’Asia anteriore alla Cina fu essenziale per i commerci tra Occidente e Oriente, che dettero in tutti i periodi una notevole prosperità ai suoi centri. Dal 7° al 4° sec. a.C. la S. fu sottoposta agli Achemenidi, poi ad Alessandro Magno, entrato nel pantheon degli dei indigeni, poi a Seleucidi e battriani. Dopo alterne vicende, la regione entrò a far parte dell’impero Kushana (1° sec. a.C.), sotto il quale si diffuse il buddhismo e iniziò un periodo di grande incremento economico e culturale. Nell’8° sec. la regione fu conquistata dagli eserciti omayyadi e vi fiorì un nuovo stile sotto l’influsso dell’arte araba. Alla distruzione di Panjikent seguirono quelle di Varakhsha nel 10° sec., e di Afrasiab (Samarcanda) nel 12° sec. a opera dei mongoli. Nel 10° sec. finì anche il sogdiano come lingua indoaria.