ACHILLE, sofisma di
Uno degli argomenti usato da Zenone di Elea per dimostrare l'irrealità del moto. Data una qualsiasi distanza tra due mobili, il più veloce (Achille) non potrà mai raggiungere il meno veloce (tartaruga); e infatti, durante il tempo impiegato da Achille per superare la distanza che lo divide dalla tartaruga, questa si sarà allontanata dal primitivo spazio, e, quando Achille avrà superato la nuova distanza per giungere al posto ove la tartaruga si è portata, questa si sarà ulteriormente spostata, e così di seguito all'infinito. Per quanto sempre più breve, lo spazio che intercorrerà tra Achille e la tartaruga non potrà mai essere ridotto a zero. Molti tentativi di confutare il sofisma di Zenone sono stati fatti fin dall'antichità: basterà ricordare quelli di Aristotele (Fisica, VIII, 8, 263 a-b), Cartesio (Lettres, Parigi, I, n. 118) e, tra i contemporanei, Bergson (Essaisur les données immédiates de la conscience, Parigi 1904, pp. 85 segg.). v. zenone d'elea.
Bibl.: E. Morpurgo, Intorno ai due primi argomenti di Zenone d'Elea, contro il moto, in Giornale critico della filosofia italiana, III (1922), pp. 358-367.