Vedi SOFIA dell'anno: 1966 - 1997
SOFIA
Museo. - Il Museo Archeologico di S. presso l'Accademia delle Scienze bulgara (l'ex Museo Nazionale Archeologico), è il più ricco e il più vecchio museo archeologico della Bulgaria.
È sorto nel 1879, immediatamente dopo la liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano, come reparto archeologico presso la Biblioteca Nazionale di Sofia. È diventato un istituto indipendente nel 1892. Dal 1948 è annesso all'Istituto Archeologico presso l'Accademia bulgara delle Scienze. Fra le collezioni del museo vi sono numerosi monumenti, che danno un'idea chiara dello sviluppo della cultura materiale e dell'arte fiorite in Bulgaria dalla più remota antichità all'epoca del dominio turco. I materiali del museo sono stati distribuiti in quattro reparti: preistorico, antico, medievale e numismatico.
Il reparto preistorico comprende monumenti della cultura e dell'arte della società primitiva della Bulgaria: strumenti di pietra del Paleolitico, ceramica, idoli e strumenti del Neolitico ed Eneolitico. Fra i materiali dell'Eneolitico, insieme ai modelli di recipienti artisticamente lavorati e adornati, particolarmente interessanti sono gli originali "modelli di abitazioni" in terracotta e una numerosa collezione di idoletti. Un posto importante è stato riservato ai rinvenimenti dell'Età del Bronzo. In questo reparto, oltre a oggetti di ceramica di forme singolari, particolarmente notevoli sono i cosiddetti "boccali di Troia", caratteristici dell'Asia Minore, ma che si rinvengono anche nelle regioni della Bulgaria sud-occidentale, e una originale collezione di armi - spade di bronzo e doppie scuri - di "tipo miceneo". Fra i monumenti del primo periodo dell'Età di Ferro spicca il tesoro tracio di Valcitran, in oro, unico del genere, appartenente all'VIII sec. a. C., composto di 13 oggetti massicci e di forma perfetta, del peso complessivo di 12,408 kg. I diversi ornamenti e oggetti lavorati in argento e bronzo testimoniano dell'alto grado di sviluppo raggiunto dall'artigianato dei Traci sin dai primi albori dell'Età del Ferro.
Nel reparto antico vengono custodite alcune fra le più ricche collezioni di doni funebri, rinvenuti nei tumuli sepolcrali traci. Abbondano i prodotti della toreutica d'oro e d'argento, recipienti d'argento e di bronzo ornati. Particolarmente interessanti sono gli ornamenti di cinture e bardature, lavorati nel caratteristico stile tracio, fra cui risalta il tesoro di Lukovit, costituito da oggetti d'argento lavorato, attribuito ai secoli IV-III a. C. Numerosi sono gli oggetti di lusso importati in Tracia, opere originali dell'artigianato di diversi paesi, rinvenuti nei tumuli traci. Meritano menzione le preziose collezioni di vasi greci figurati, i rinvenimenti della tomba a cupola di Mesek, l'anfora d'argento di Duvanli, opera preziosa dell'oreficeria persiana dell'epoca degli Achemènidi. Un posto importante nel reparto antico è riservato ai rinvenimenti effettuati nelle necropoli e nel territorio delle colonie greche di Apollonia (Sosopol), Messambria (Nessebar), Odessos (Varna); si tratta di ceramica a figure nere e a figure rosse, intere collezioni di terrecotte e numerose lapidi sepolcrali. Qui è pure custodita la stele di Anassandro rinvenuta ad Apollonia (fine VI-inizî V sec. a. C.), opera notevole dell'arte ionica, i rilievi sepolcrali di Schapladerè e Ravda, la lapide sepolcrale di Callicrate di Messambria (fine del sec. V a. C.), ecc. La collezione di sculture appartenenti all'epoca del dominio romano in Tracia comprende molte opere eccellenti: sculture monumentali, copie romane di originali greci, fra cui quelle dell'Eros e del Satiro in riposo di Prassitele, la statua in bronzo di Apollo, rinvenuta a Stara Zagora (scuola di Prassitele) e, infine una galleria di ritratti, che ci permettono di seguire lo sviluppo del ritratto romano dal I al V sec. d. C. Particolarmente interessanti sono il ritratto di bronzo dell'imperatore Gordiano III di Nikopolis ad Istrum, e la testa in bronzo dorato di Apollo. Fra le opere d'arte provinciale abbondano le lastre votive con la raffigurazione a rilievo del cavaliere tracio, delle tre ninfe e di altre divinità venerate dai Traci; piccole statuette di bronzo, che ritraggono divinità ed eroi traci e greci, interessanti rilievi sepolcrali, gemme, cammei. Ricca è la collezione di epigrafi greche e latine, preziose fonti per la storia delle terre bulgare nell'antichità.
Il reparto numismatico comprende alcune decine di migliaia di monete. Ricca è la collezione delle monete dei re traci e dei sovrani macedoni; vi sono monete di quasi tutte le pòleis della Grecia antica, nonché numerose monete romane. Senza dubbio il più prezioso è il tesoro di denarî romani (100.000 pezzi), rinvenuto a Devnia, nei pressi di Varna. Particolarmente interessanti sono i conî antichi che servivano a coniare le monete
Il Museo Archeologico di S. ha un ruolo importante nell'organizzazione e nella realizzazione del vasto programma di indagini archeologiche in Bulgaria ed è attivo anche come centro di diffusione culturale. (Per la topografia antica di S., v. serdica).
Bibl.: G. Kazarow, Das archäologische Nationalmuseum in Sofia, in Museumskunde, XIII, 1917, pp. 1-15; G. Seure, Le musée national de Sofia, in Revue Arch., II, 1925, pp. 117-125; G. A. Short, Le musée d'archéologie de Sofia, in Mouseion, IX, 1935, 29-30, pp. 227-243; Guide à travers le Musée National de Sofia (in bulgaro), Sofia 1923.