SODERINI
. Famiglia fiorentina. Una leggenda la fa discendere dai Gangalandi, e un Uberto Soderini è nominato in un documento del 1130; ma il capostipite appare Soderino di Bonsignore, del quale sappiamo che era già morto nel 1268. I S. ebbero 34 priori e 16 gonfalonieri di giustizia. Il figlio di Soderino, Ruggero, detto Geri, notaio che già rogava nel 1251, combatté coi guelfi a Montaperti e morì nel 1394. Il nipote di Soderino, Stefano ebbe diversi figli, dei quali due, Ruggero e Guccio, diedero origine a due rami. Il figlio di Ruggero, Niccolò, fu in rapporti di amicizia con S. Caterina da Siena, capitano di parte nel 1378, e morì nel 1382. Fra i suoi discendenti è da ricordare Luigi, nato nel 1476, che fu dei fautori di Francesco Carducci, partecipò all'ambasciata mandata da Firenze a Clemente VII nel 1529 e fu decapitato il 23 novembbre 1530. Dei figli di Guccio, Niccolò (1401-1474), dapprima partigiano dei Medici, congiurò con Luca Pitti e fu confinato. Da Bernardo di Niccolò discese il ramo che si estinse con Pierfrancesco nel 1839. Da Tommaso di Guccio (1403-1485) che fu ligio ai Medici e fidato di Lorenzo nacquero Francesco, Lorenzo, Paolantonio, Piero (v.) e Giovanvettorio. Francesco (1453-1524) vescovo e cardinale, nemico di Leone X, fu fatto arrestare da Adriano VI e si riconciliò con Clemente VII; Lorenzo diede origine a un ramo che si estinse alla fine del sec. XVI; Paolantonio (1448-1499) seguace del Savonarola, ebbe molta parte nella formazione del governo popolare, fu dei Dieci di libertà e pace, e morì al campo contro Pisa; il suo ramo si estinse a metà del sec. XVII; Giovanvettorio (1460-1827) fu professore di diritto civile. Il nipote suo dello stesso nome (1526-1597) servì i Medici, ma fu di sentimenti repubblicani. Un suo scritto sulla fine di Francesco I e di Bianca Cappello gli valse una condanna a morte, poi commutata nel confino. Scrisse un importante lavoro di agricoltura. Da Giovanvettorio discese il ramo dei S. di Roma che si estinse con Tiberio nel 1817.