societa dell'informazione
società dell'informazióne locuz. sost. f. – Espressione che sottolinea la centralità dell’informazione quale principale motore della società contemporanea, anche in termini di risorse economiche generate, subentrando in questo ruolo all’industria. L’origine del concetto è incerta, poiché ricostruzioni diverse l'attribuiscono al francese J. Gottmann (1961), all’austriaco-statunitense F. Machlup (1962), ai giapponesi T. Umesao (1963), M. Igarashi (1964), Y. Masuda (1968) o Y. Hayashi (1969). Sotto la definizione-ombrello di società dell'informazione sono generalmente messe in rilievo attività tra loro anche molto diverse, tra le quali, per es., i servizi per le imprese e in genere i servizi avanzati (finanza, credito, assicurazioni), la pubblicità, le attività di progettazione, innovazione, ricerca e sviluppo, le telecomunicazioni, l’informatica, le attività culturali e di formazione. Un aspetto caratteristico della società dell'informazione rispetto alla società industriale è, particolarmente nel nuovo millennio, quello della dematerializzazione della produzione, che consiste nella sostituzione di input materiali (per es. materie prime) con input immateriali (per es. innovazione) in qualità di elementi in grado di generare valore aggiunto. Un esempio può essere la produzione di terminali mobili, il cui prezzo sul mercato non dipende primariamente dal valore delle materie prime con le quali vengono realizzati, quanto piuttosto dal tipo di funzioni che sono in grado di svolgere. Queste, a loro volta, derivano dal grado di innovazione (brevetti, affinamenti tecnologici) incorporato nell’oggetto. Le innovazioni tecnologiche dell’informazione e della comunicazione hanno poi grandemente facilitato la diffusione di attività economiche collegate alla movimentazione di capitale, più che alla produzione (finanziarizzazione dell’economia), favorendo un salto di scala verso il globale (v. ). Anche la tendenza verso un mercato unico mondiale ha operato nella stessa direzione, comportando una disconnessione tra le fortune delle grandi imprese (oggi multinazionali) e quelle degli stati e assai minore stabilità degli stabilimenti produttivi, insediati temporaneamente laddove i costi risultano minori e le condizioni locali più vantaggiose (de-localizzazione). L’impatto della società dell'informazione non si limita all’economia o alla finanza, avendo fortemente trasformato, in un percorso che viene definito anche rivoluzione digitale, la vita quotidiana delle persone e le modalità di relazione sociale (v. ); una rivoluzione che, però, può anche comportare nuovi squilibri o aggravare quelli esistenti, poiché la capacità di trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalla società dell'informazione dipende da diversi fattori, tra i quali l’età, la disponibilità economica, il livello di formazione e il grado di interconnessione dello spazio in cui ci si trova. L’Unione Europea ha fatto proprio il concetto di società dell'informazione, declinandolo in modo particolare in chiave di potenzialità di sviluppo.
L’iniziativa eEurope. ‒ Questo programma europeo, varato nel 1999 e destinato a garantire una società dell’informazione per tutti, descrive la società dell'informazione come «un importante fattore di crescita, di competitività e di creazione di posti di lavoro», che «consentirà inoltre di migliorare la qualità di vita dei cittadini e l’ambiente», ponendo come obiettivi principali la più ampia diffusione dell’accesso alla rete, una diffusa «padronanza degli strumenti dell’era digitale» e un rafforzamento della coesione sociale prevenendo il possibile divario digitale. A questa iniziativa hanno fatto seguito altri piani d’azione sullo stesso filone: eEurope 2002, eEurope 2005, i2010 e Digital agenda for Europe, quest'ultima centrata sul ruolo chiave delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la strategia Europa 2020, di cui si configura come uno dei sette pilastri. L’agenda punta in particolare a «ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili grazie a un mercato digitale unico basato su Internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili». A livello mondiale, le Nazioni Unite hanno promosso nel 2003 e nel 2005 (Ginevra, Tunisi) conferenze mondiali sulla società dell’informazione, sulle sue prospettive e sui rischi (World summit on the information society, WSIS), che hanno affrontato temi nodali quali la governance di Internet e il divario digitale. Da queste è poi scaturito un Forum annuale (WSIS forum), tenuto a Ginevra.