SNENATH (snenaϑ)
È il nome di una divinità minore del corteggio di Turan (Afrodite), che compare con la dea e con Atunis (Adone) su uno specchio etrusco di incerta provenienza (Etr. Sp,. i, , 1843, tav. cxi; iii, 2, 1863, p. 109 s.), e ritorna in altre rappresentazioni legate con il mondo muliebre.
Probabilmente una forma più recente di S. è la ṣnenati che appare su uno specchio del Museo Gregoriano Vaticano (Etr. Sp., iv, 1867, p. 28 s., tav. ccclxxxi; cfr., ibid., v, 1884-1897, p. 44, nota 2). Il nome è senz'altro indigeno: la -ϑ finale è testimoniata anche in altri nomi di divinità dell'Etruria, come in vanϑ e leinϑ, e il gruppo sn- è comune come suono iniziale etrusco.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1092, s. v.; Fiesel, in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 766, s. v.