SMITHSONITE
. Minerale, così chiamato in onore di James Smithson, costituito da carbonato di zinco (ZnCO3) con ZnO = 64,5 e CO2 = 35,5%. I cristalli appartenenti alla classe scalenoedrica ditrigonale del sistema romboedrico, con rapporto parametrico a : b : c = 1 : 1 : 0,80633 (Wollaston), sono piccoli, poveri di forme e con facce spesso a superficie curva. Più frequentemente il minerale si presenta in masse compatte, in concrezioni qualche volta stallattitiche, e anche terroso. Ha durezza uguale a 5,5, il peso specifico compreso fra 4,30 e 4,45, sfaldatura perfetta secondo {10−11} Il colore della smithsonite è assai vario: biancastro, grigio, bruno, verde, azzurro e giallo. Alcune varietà sono ferrifere, altre manganesifere, cuprifere e cadmifere.
La smithsonite si scioglie con effervescenza negli acidi, carattere questo che serve a distinguerla dalla calamina, che spesso si trova nei medesimi giacimenti e che, invece, gelatinizza.
Il termine minerario di calamina si applica, sia alla vera calamina, sia alla smithsonite e i due minerali si trovano generalmente nelle medesime miniere, per lo più in relazione con masse calcaree.
Importanti giacimenti italiani di smithsonite sono quelli dell'Iglesiente in Sardegna e delle Prealpi Bergamasche. Famose sono poi le miniere di Moresnet e Altenberg nel Belgio, di Bleiberg in Carinzia e del Laurion in Grecia.