smart grid
s. f. inv. Rete intelligente per la gestione e la distribuzione dell’energia elettrica.
• Il settore immobiliare declinato al «verde» ‒ con la creazione di palazzi capaci di funzionare da «centrali di energia» per produrla, immagazzinarla e conservarla grazie alle nuove tecnologie ‒ è uno dei quattro pilastri della nuova rivoluzione industriale predicata da [Jeremy] Rifkin. Il primo è ovviamente lo sviluppo di fonti rinnovabili di energia: dalla solare alla eolica, dalla geotermale a quella generata dalle onde oceaniche. Il terzo pilastro è l’uso dell’idrogeno per immagazzinare tutte le forme di energia alternativa. E l’ultimo è la «rete intelligente» (smart grid), cioè un nuovo sistema di distribuzione dell’energia che, utilizzando la tecnologia e la filosofia di Internet, consenta una «democratizzazione» della produzione e condivisione dell’energia stessa. (Maria Teresa Cometto, Corriere della sera, 3 novembre 2008, p. 14) • Le reti di trasmissione più moderne (le cosiddette «smart grid») non veicolano soltanto corrente elettrica ma trasportano anche informazioni, costituendo il tessuto connettivo indispensabile per il costante funzionamento dei servizi essenziali. (Umberto Rapetto, Sole 24 Ore, 18 gennaio 2015, p. 11, Nòva24) • Oggi il sistema delle smart grid, a cui possono essere collegate le batterie delle macchine elettriche, offre non solo un rimedio allo smog ma anche buone possibilità di sviluppo economico. «E infatti le smart grid sono al centro di molti programmi di ricerca europei: rappresentano uno snodo fondamentale di un modello di città in cui l’inquinamento si abbassa e l’occupazione può crescere» (Pascal Acot intervistato da Antonio Cianciullo, Repubblica, 28 gennaio 2018, p. 18).
- Espressione inglese composta dall’agg. smart ‘intelligente’ e dal s. grid ‘rete, rete elettrica’.
- Già attestato nella Repubblica del 16 novembre 2007, p. 42 (Jeremy Rifkin intervistato da Riccardo Staglianò).