smarrimento
Indica un " profondo turbamento " provocato da timore o da altra emozione dolorosa.
In Vn XXIII 22 35 Io presi tanto smarrimento allora, / ch'io chiusi li occhi vilmente gravati, occasione dello s. è l'improvviso irrompere, nella coscienza di D. malato, del pensiero che Beatrice sarebbe potuta morire (e il valore del sostantivo è rafforzato dalla figura etimologica che lo collega con l'anima mia fu sì smarrita del v. 32); lo stesso tema è ripreso nella prosa al § 4 mi giunse uno sì forte smarrimento, che chiusi li occhi. Allude a un intenso travaglio spirituale nelle parole rivolte dal nuovo pensiero d'amore per la Donna gentile all'anima del poeta, ancora preso dal ricordo dell'amore per Beatrice: Cv II X 3 la cagione per che morta ti pare essere, sì è uno smarrimento nel quale se' caduta vilmente per questa donna che è apparita (e anche qui il sostantivo riprende il verbo di ugual etimo della lirica; cfr. Voi che 'ntendendo 40 Tu non se' morta, ma se' ismarrita, / anima nostra).