small world network
<smòol u̯ë'ëld nètuëëk> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Tipologia di rete in cui è possibile raggiungere qualunque posizione da qualsiasi altra in pochi passi. Ha interesse in ambito sociale, ecologico e tecnologico per la sua capacità di diffondere segnali velocemente e in maniera efficace. Si ha una small world network quando coesistono cluster (agglomerati) di nodi strettamente connessi tra di loro (v. ) e collegati con altri cluster da legami cosiddetti deboli, secondo una distribuzione che segue una legge di potenza (v. ). Le small world network sono caratterizzate da alto coefficiente di aggregazione e da pochi . La definizione di small world network, pur trovando anticipazioni negli anni Sessanta e Settanta in studiosi come S. Milgram e M. Granovetter, è stata elaborata da D. Watts e S. Strogatz negli anni Novanta e diffusa da A-L. Barabasi nei primi anni del 21° secolo. Ricercatori e divulgatori come M. Buchanan hanno proposto una suddivisione delle small world network in due grandi famiglie chiamate reti aristocratiche e reti egualitarie: le prime (tipiche scale free network come Internet o il www) sono caratterizzate dalla presenza di hub che tendono a crescere e dominare nel tempo; le seconde (come i social network o le linee aeree low cost) presentano vincoli di vario tipo che limitano la crescita degli hub oltre una certa soglia, bilanciandoli con la nascita di hub concorrenti.