smagnetizzazione
smagnetizzazióne [Der. di magnetizzazione con il pref. negativo s-] [EMG] L'annullamento, o quanto meno la riduzione, della magnetizzazione di un corpo; può essere spontanea oppure provocata. Per un corpo diamagnetico o paramagnetico o antiferromagnetico è spontanea e totale, nel senso che la magnetizzazione s'annulla al cessare del campo magnetizzante (il campo magnetico esterno che magnetizza il corpo). Per un corpo ferromagnetico o ferrimagnetico, che conserva una forte magnetizzazione (cosiddetta magnetizzazione permanente) anche dopo che il campo magnetizzante ha cessato di agire, si ha una molto lenta s. spontanea nel tempo, dovuta al debole disordine via via introdotto dall'agitazione termica nella disposizione dei momenti magnetici molecolari ordinati nei domini e sottodomini ferromagnetici; a questa va aggiunta la parziale s. accidentale derivante dall'esposizione del corpo a campi magnetici diretti in una direzione non coincidente con quella della magnetizzazione propria; per ottenere una s. totale provocata la procedura usuale è di sottoporre il corpo a un campo magnetico alternato sufficientemente intenso, di cui si riduce progressivamente l'intensità, sino ad annullarla (in pratica, basta semplic. infilare e poi sfilare il corpo da una bobina in aria percorsa da corrente alternata sufficientemente intensa): il corpo percorre allora cicli di isteresi magnetica di ampiezza decrescente, che via via distruggono l'ordinamento dei domini, a partire da quelli con momenti propri più intensi per terminare con quelli con momenti propri meno intensi; un altro procedimento possibile, ma non usato estesamente quanto la precedente s. a campo alternato, è la s. termica, consistente nel riscaldare il corpo a una temperatura maggiore della sua temperatura di Curie in assenza di ogni campo esterno (va però annullato, con adatti artifici, anche il debole campo magnetico terrestre). A questa s. totale provocata si ricorre, per es., per smagnetizzare nastri magnetici da riusare (provvede a ciò la stessa corrente alternata di polarizzazione che agisce sul nastro nella fase di registrazione oppure, per nastri al di fuori del registratore o riproduttore, un apposito piccolo elettromagnete da connettere alla rete a corrente alternata). ◆ [EMG] S. a campo alternato: v. sopra: [EMG]. ◆ [EMG] S. adiabatica: procedimento, detto anche raffreddamento magnetico, per ottenere temperature molto basse, consistente nel magnetizzare isotermicamente (a una temperatura dell'ordine di 1 K) un sale paramagnetico (s. adiabatica di sali paramagnetici) o un metallo paramagnetico (per es. rame: s. adiabatica nucleare) e poi smagnetizzarlo rimovendo rapidamente (e quindi adiabaticamente) il campo magnetizzante, con ulteriore raffreddamento: v. criogenia: I 819 f sgg. ◆ [GFS] S. paleomagnetica: procedimento di s. parziale, detto anche lavaggio magnetico (a campo alternato o termicamente), per rimuovere da un campione magnetizzato di roccia le magnetizzazioni più deboli, lasciando quelle più intense, e in partic. quella termoresidua, che danno informazioni paleomagnetiche: v. paleomagnetismo: IV 443 f. ◆ [EMG] S. spontanea e termica: v. sopra: [EMG].