SLAVNÍK
. Principe autonomo delle stirpi della Boemia orientale nel sec. X, che diede il nome a tutta la sua dinastia (Slavnikidi). Questi principi regnavano nel sec. IX e X nel territorio che si estendeva dalla Moravia sino alla Moldava, penetrando perfino nei bacini dell'Otava e Mže, sicché il loro dominio fu un tempo più esteso di quello degli stessi Přemyslidi. Il centro del loro stato fu il territorio della stirpe degli Zličané con il castello principale a Libice, sita al confluente dell'Elba e Cidlina. Gli Slavnikidi furono serî rivali dei Přemyslidi; ma nella seconda metà del sec. X, appunto al tempo del principe Slavník, gli Slavnikidi si riconciliarono con i Přemyslidi Boleslao I e Boleslao II, con i quali perfino s'imparentarono. Dopo la morte del principe Slavnik (nel 981) scoppiò però fra le due dinastie nuovamente l'ostilità sinché i Přemyslidi, assalirono inaspettatamente il castello di Libice, distruggendolo del tutto il 28 settembre 995. Con questo avvenimento il dominio degli Slavnikidi fu annientato e unito a quello dei Premyslidi, essendo con ciò portata a compimento l'unificazione di tutta la Boemia sotto il governo unico di Praga e dei Premyslidi. Nell'espugnazione di Libice furono massacrati tutti i membri della famiglia degli Slavnikidi ad eccezione di Vojtĕch, vescovo di Praga (v. adalberto), e Sobĕslav allora assenti; Sobĕslav si rifugiò in seguito in Polonia e cercò di ricuperare il suo dominio con l'appoggio del re Boleslao il Valoroso, ma invano.
Bibl.: V. Novotný, Ceské dějiny (La storia della Boemia), I, i, Praga 1912; V. Hrubý, Původní hranice biskupství pražského a hranice říše české v X. stoleti (I limiti originarî del vescovato di Praga e le frontiere dello stato boemo nel sec. X), Bruna 1926.