SLÀVENI
Centro romano della Romania, di carattere quasi urbano - del quale si ignora tuttora il toponimo antico - sviluppatosi presso un grande castrum (m 172 × 198) con muri di pietra, lungo il limes Alutanus.
Tale castrum, noto sin dal 1837, quando vi venne scoperto un importante mitreo, è stato distrutto dai Goti negli anni 249-250, come ci viene dimostrato da un ripostiglio monetale nonché da un'iscrizione rimasta in situ, del tempo di Filippo l'Arabo.
Scavi recenti (1962-67) hanno messo in luce una parte del castrum, ove stanziava l'ala I Hispanorum, le terme ed alcuni edifici dell'abitato. Specialmente sull'area del pretorio si sono scoperte molte armi, ceramica, iscrizioni nonché monumenti scultorei. Tra questi ultimi è degno di nota un bassorilievo con l'immagine dell'Eroe cavaliere e di un sacerdote in atto di sacrificare presso l'altare, dedicato da un collegium duplariorum, associazione militare sconosciuta nel resto dell'Impero Romano. Iscrizioni e rilievi mitriaci, oltre ai resti del grande mitreo già menzionato, provano la diffusione del culto del dio Invitto in questo importante centro romano.
Bibl.: F. Lajard, in Mem. Accad. Inscr. et Belles Lettres, XIV, 1845, p. 178 ss.; A. J. Odobescu, in Anal. Soc. Academice Române, X, 1878, sect. II, Memorii ṣi notiţe, pp. 173-289; D. Tudor, in Bul. Com. Monumentelor Istorice, XXXIII, 1940, pp. 34-38; id., Oltenia romana2, Bucarest 1958, pp. 250-251; id., in Latomus, XXII, 1963, pp. 240-251.